il debito da 270 milioni

Sud Est, ora si indaga a Roma sui Ministeri

Massimiliano Scagliarini

La procura capitolina apre un fascicolo: presto sarà sentito il commissario Viero

BARI - L’idea è probabilmente di verificare eventuali reati commessi da dipendenti ministeriali, e - forse - anche di esplorare i collegamenti con la politica. Anche la Procura di Roma ha infatti aperto un fascicolo sul saccheggio delle Ferrovie Sud-Est, su cui già lavorano da gennaio i magistrati di Bari. Ma l’obiettivo dell’inchiesta che il procuratore Giuseppe Pignatone ha affidato a uno dei suoi aggiunti potrebbe essere molto diverso: esplorare il secondo livello delle responsabilità, quello finora trascurato.
L’apertura dell’inchiesta, al momento senza indagati, è definita un atto dovuto. A marzo la relazione del commissario Andrea Viero, consegnata alla Procura e ai giudici contabili di Bari, fu inviata dal ministro Graziano Delrio anche agli uffici giudiziari della Capitale. Gli accertamenti delegati alla sezione di Pg della Finanza sono in corso già da qualche settimana, e prevedono l’interrogatorio di alcuni testimoni: a fine mese verrà sentito lo stesso commissario Viero.
Non è detto che Roma decida di portare avanti l’inchiesta, perché la competenza territoriale sui reati contro il patrimonio è pacificamente nelle mani dei colleghi baresi, peraltro già al lavoro da molti mesi con un pool di pm. La Capitale potrebbe, al più, indagare sugli omessi controlli da parte delle strutture ministeriali: il ministero delle Infrastrutture, proprietario delle Ferrovie Sud-Est, è infatti intervenuto soltanto dopo l’insediamento di Delrio nonostante i segnali della crisi fossero evidenti già da molti anni. L’ex amministratore unico Luigi Fiorillo, per 23 anni alla guida dell’azienda, venne confermato dai ministri Corrado Passera e Maurizio Lupi quando già i bilanci erano in profondo rosso.
Nel frattempo, la Procura di Bari continua ad approfondire i contenuti della relazione di Viero per verificare le ipotesi di peculato, abuso d’ufficio e truffa a carico di Fiorillo e altre 13 persone tra ex consulenti e dirigenti dell’azienda. Un numero provvisorio che sembrerebbe destinato ad allungarsi. Il Nucleo di polizia tributaria della Finanza di Bari sta acquisendo documentazione su spese, collaborazioni e sulle società che negli anni della gestione Fiorillo hanno beneficiato degli appalti milionari, società che (come il caso di Filben e Sil) sono riconducibili agli stessi soggetti.
La priorità dei pm Francesco Bretone e Luciana Silvestris, che si occupano del troncone relativo alle consulenze, riguarda poi la verifica della congruità delle parcelle. In cima alla lista ci sono l’avvocato romano Angelo Schiano, che risulta creditore delle Sud-Est per oltre 12 milioni, e l’ingegnere salentino Vito Antonio Prato, che in un decennio ha ottenuto (in proprio e attraverso il suo studio professionale) parcelle per 50 milioni. Sia Schiano che Prato figurano già nell’elenco degli indagati. La Procura ha affidato una consulenza per verificare se le cifre già liquidate, ma anche quelle richieste, siano in linea sia rispetto alle tariffe vigenti sia rispetto all’attività effettuata. Un approccio che riguarda molti altri consulenti, quasi tutti avvocati. La Procura di Bari ha ad esempio fatto acquisire, nella sede delle Sud-Est e nello studio professionale, la documentazione relativa agli incarichi svolti dall’avvocato leccese Stefania Maritati, figlia dell’ex sottosegretario ed ex magistrato Alberto. Il padre inizialmente era avvocato di Fiorillo, la figlia nel 2006 ha ottenuto un incarico di consulenza da 7.500 euro al mese rinnovato nel 2011 per altri 5 anni. I magistrati vogliono capire quale sia stata la controprestazione resa dall’avvocato Stefania Maritati (che al momento non risulta indagata): agli atti dell’azienda sono stati rinvenuti soltanto pochi fogli. Ma a prescindere dalle singole responsabilità, la Procura di Bari è convinta che le maxi-consulenze siano state determinanti nell’affondare le Sud-Est: e per questo mira a contestare agli indagati anche la bancarotta.

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