94mln di royalty in meno
L'Eni riparte in Basilicata la Regione «conta» i danni
Per la piena operatività del centro oli di Viggiano, ora dissequestrato, serviranno 15-20 giorni
LUIGIA IERACE
VIGGIANO (Potenza) - Il «gigante» si prepara a ripartire. Tutto è pronto. Tra stasera e domani mattina, è attesa la graduale «messa in marcia» del Centro Olio Val d’Agri dopo il dissequestro da parte del Gip. Poi ci vorranno 15-20 giorni, secondo il programma fissato e controllato dai tecnici dell’Unmig di Napoli, per andare praticamente a regime entro fine agosto.
E mentre i lavoratori tirano un sospiro di sollievo (sono circa mille le richieste di cassa integrazione presentate dalle aziende dell’indotto estrattivo), si fanno i conti. Il tracollo della produzione nazionale di idrocarburi dopo quasi 5 mesi di stop (al 31 marzo la produzione era di 75-80 mila barili al giorno) si vedrà a fine anno. La flessione per il petrolio oscillerà tra il 43,3% e il 50,3%; per il gas tra il 34,1% e del 42%.
A picco le royalty versate a giugno (sulle produzioni 2015). Nelle casse della Regione Basilicata, dei sei Comuni dell’area estrattiva, compresa la quota lucana del Fondo del 3% arriveranno 94,3 milioni di euro in meno. Nel 2015 alla Basilicata complessivamente erano arrivati 235,6 milioni, scesi quest’anno a 141,2 milioni. In dettaglio, la Regione Basilicata che aveva ricevuto a giugno del 2015 (sulle produzione del 2014) la somma di 142,8 milioni di euro, ne ha ricevuti quest’anno (sulle produzioni del 2015) 85,6 milioni ben 57 milioni in meno. I Comuni sono passati da 25,2 milioni di euro a 15,1 milioni di euro, pari a 10 milioni di meno. Anche il Fondo nazionale del 3% destinato a social card e misure di sviluppo si abbassa. Quanto alla quota lucana da 67,5 milioni di euro si è passati a 40,4 milioni di euro, pari a 27,3 milioni in meno.
La consapevolezza che si riparte attenua però le ferite di un bilancio messo a dura prova dal picco delle royalty. «Ci vorrà “un esercizio di fantasia” con slittamento di poste finanziarie, risparmi e tagli di tutto ciò che riteniamo superfluo», ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella nel forum coi giornalisti della redazione di Potenza della Gazzetta. Parole che con l’ufficialità dei fondi realmente a disposizione danno la misura di una perdita insostenibile che si ripercuoterà anche sui Comuni.
La ripartenza del Centro Olio diventa quindi per tutè il momento della consapevolezza. Da qui si può disegnare un nuovo sviluppo di questo territorio. Il vero gap da colmare è la percezione che la popolazione ha della risorsa petrolio. Si è insomma consolidato un parere negativo, occorre invece dare evidenza di tutti i sistemi di controllo esistenti, di una rete di monitoraggio che è tra le più avanzate, E in questo il tavolo della trasparenza aperto a Regione, Comuni, parti sociali e datoriali deve diventare il momento della responsabilità può davvero rappresentare
«La vera sfida per tutti gli attori del tavolo della trasparenza è quella di monitorare responsabilmente ogni singola fase di un percorso di sviluppo economico e sociale che non solo sia sostenibile ma che venga percepito chiaramente come tale dalla popolazione lucana»