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Sud-Est, la terza cordata
con Casillo, Exprivia e Gts

 
Sud-Est, la terza cordata  con Casillo, Exprivia e Gts

Depositata proposta di acquisto. Ma procede il trasferimento a Fs

Mercoledì 27 Luglio 2016, 12:36

di MASSIMILIANO SCAGLIARINI

BARI - La proposta era stata inviata a inizio luglio direttamente al ministro Graziano Delrio, e venerdì è stata ribadita per iscritto anche al commissario straordinario Andrea Viero. Forse, però, è troppo tardi. Ma c’è una terza cordata privata interessata a rilevare le Ferrovie Sud-Est. Ne fanno parte alcune delle più importanti realtà imprenditoriali del territorio: il gruppo Casillo di Corato (agroalimentare), Exprivia di Molfetta (informatica), Gts (trasporti su rotaia) e Debar di Bari (edilizia). Una cordata «made in Confindustria» che si dice pronta a scommettere sui trasporti e chiede «di poter accedere alla documentazione amministrativa e contabile per poter procedere, in tempi brevi, ad una approfondita due diligence».

«Apprezziamo e condividiamo - è detto nella lettera inviata a Viero - l’interesse suscitato dalla possibilità di una gara in cui possano trovare spazi anche forze imprenditoriali private»: il riferimento è alle parole del ministro Delrio in merito alla disponibilità a valutare tutte le offerte. «Senza voler esprimere valutazioni in merito alla soluzione che verrà adottata per il rilancio di un asset fondamentale per il territorio pugliese - prosegue la lettera -, consideriamo positivo il fatto che più operatori privati abbiano manifestato la volontà di rilevare la gestione di una delle più importanti ferrovie concesse del nostro Paese».

La proposta mette dunque insieme soggetti con competenze diverse: soci finanziari (Casillo fattura 1,2 miliardi l’anno) e soci che potrebbero apportare competenze specifiche, da Gts che si occupa di trasporto merci su rotaia, a Exprivia, fino a Debar che si è occupata anche di appalti nel settore dei trasporti. «L’imprenditoria pugliese ha tutte le potenzialità necessarie per gestire imprese complesse», aveva del resto spiegato Domenico De Bartolomeo, numero uno di Debar e di Confindustria Bari-Bat, parlando delle manifestazioni di interesse presentate dalle imprese locali per acquisire le Ferrovie Sud-Est.

La sensazione è che però i giochi siano fatti. Venerdì il cda del gruppo Fs dovrebbe infatti approvare la proposta dell’amministratore delegato Renato Mazzoncini che prevede l’acquisizione delle Sud-Est: l’assemblea dei soci della ferrovia barese, convocata lo stesso giorno, ne prenderà atto per consentire al ministro Delrio di predisporre il relativo decreto di trasferimento. Il commissario Viero, espressione del ministero, ha ribadito anche ieri (si veda l’articolo accanto) che il passaggio a Fs è l’unica soluzione possibile per arrivare in tempi brevi al salvataggio dell’azienda. Una soluzione che, a quanto si apprende, dovrebbe avere un orizzonte transitorio: la concessione per i servizi su gomma scade nel 2018, quella per il ferro nel 2021, poi la Regione dovrà necessariamente mettere tutto a gara. E prima di quel termine, è probabile che Fs possa sedersi al tavolo con la stessa Regione per negoziare un nuovo trasferimento delle Sud-Est: il presidente Michele Emiliano, come del resto il suo predecessore, ha chiarito che non intende farsi carico dell’azienda se prima non verranno azzerati i debiti.

L’unica incognita rispetto a questo percorso è l’istanza di fallimento depositata dalla Procura di Bari, di cui si discuterà - a settembre - in Tribunale. Nell’assemblea di venerdì Viero chiederà infatti al ministero delle Infrastrutture di procedere alla ricapitalizzazione per far fronte ai debiti. Se i numeri non consentiranno di tornare «in bonis», lo stesso commissario potrebbe proporre la presentazione di un concordato preventivo in bianco. Otterrebbe così 4 mesi di protezione dal fallimento, il tempo necessario a concludere il salvataggio.

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