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Sevizie al giovane disabile indagati altri quattro bulli

 
Sevizie al giovane disabile indagati altri quattro bulli

Tre maggiorenni ed un minore compaiono nel filmato dell'aggressione

Martedì 07 Giugno 2016, 11:15

Francesco Oliva

campiAltri quattro bulli finiscono sotto inchiesta per le presunte sevizie al minorenne disabile. I carabinieri hanno identificato l’autore del video e tre giovani che avrebbero partecipato ai maltrattamenti nei confronti del ragazzo. Sono tutti di Campi Salentina e di buona famiglia. Tra loro c’è anche un giovane all’epoca di soli 16 anni. Le accuse sono violenza privata, stalking e sequestro di persona.

I nuovi componenti del branco (tra i 21 e i 22 anni) sono stati identificati sulla scorta delle dichiarazioni fornite da Riccardo Cassone e Edoardo Tauro, i due giovani di Campi Salentina finiti ai domiciliari e di recente condannati a due anni ed 8 mesi di reclusione per le sevizie al disabile. Nel corso delle indagini, i due 22enni sono stati interrogati dal gip Vincenzo Brancato ed hanno fornito alcuni chiarimenti. Per alleggerire la propria posizione sia Cassano che Tauro hanno fatto nomi e cognomi di altri ragazzi che avrebbero compiuto ulteriori sevizie sul disabile.

Sulla base dei nuovi elementi d’indagine acquisiti, il pubblico ministero Angela Rotondano ha avviato i necessari riscontri. I carabinieri della stazione di Campi Salentina, guidati dal maresciallo Salvatore Leo, hanno incrociato le dichiarazioni di Cassano e Tauro identificando i restanti componenti del branco. Come ulteriore riscontro, poi, è stata acquisita la testimonianza della vittima. Giorni fa, infatti, il minorenne disabile è stato ascoltato dalla psicologa Daniela De Pascalis e ha confermato di aver subito sevizie per mano di altri ragazzi. Non sono emersi, invece, altri episodi di bullismo. Per competenza la posizione dell’allora 16ene è stata stralciata e trasmessa al pubblico ministero della Procura per i minorenni Imerio Tramis. Probabile che, a breve, i quattro giovani possano essere ascoltati.

Un primo verdetto - come si diceva - è arrivato con il patteggiamento dei principali indagati ripresi (insieme ad altro ragazzo all’epoca minorenne) nel video scandalo finito mesi fa nelle mani dei carabinieri. Dagli approfondimenti investigativi è emerso che altri avrebbero partecipato alle sevizie e che altri giovani (tutti incensurati) avrebbe deriso e maltrattato il ragazzo legandolo con una catena e riprendendo la scena con un telefonino.

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