Pressing su Emiliano
Sud Est, Ministero pronto a cederle. La Regione: no debiti
massimiliano scagliarini
bariIl commissariamento delle Ferrovie Sud-Est verrà prorogato fino a fine 2017. Ma, nel frattempo, il ministero delle Infrastrutture si aspetta che la Regione faccia passi sostanziali per confermare la sua volontà di acquisire la principale ferrovia privata d’Italia. Perché se la partita del risanamento potrebbe avere tempi lunghi, quella del trasferimento dovrebbe essere molto più breve.
La Regione Puglia - secondo fonti ministeriali con cui la «Gazzetta» ha potuto parlare - non ha finora manifestato ufficialmente la volontà di subentrare nella proprietà di Sud-Est. La scelta «locale», così come è stato a suo tempo per Acquedotto Pugliese, è considerata quella naturale anche dal governo. Tuttavia, la sensazione romana è che da parte della giunta Emiliano ci sia una sostanziale freddezza: gli ultimi contatti ufficiali risalgono ad oltre due anni fa, e da allora non c’è più stata alcuna interlocuzione sul futuro.
I rapporti tra il ministro Graziano Delrio e il presidente Michele Emiliano sono improntati alla massima cordialità. Lo conferma il fatto che prima di scegliere Nicola De Sanctis come nuovo presidente di Acquedotto Pugliese, Emiliano abbia ritenuto opportuno fare un passaggio con Delrio: De Sanctis è stato numero uno di Iren, la multiutility di Genova e Reggio Emilia, ai tempi in cui il sindaco era Delrio. Tuttavia dal ministero fanno notare che la Regione non ha inteso collaborare con la creazione della struttura di gestione straordinaria delle Sud-Est, non avendo voluto designare un proprio uomo per affiancare il commissario Andrea Viero: tanto che il sub-commissario Domenico Mariani è stato indicato dal sindaco di Bari, Antonio Decaro.
Su quest’ultimo punto, però, la giunta Emiliano ha una propria linea che suona pressappoco così: la Regione non intende «immischiarsi» in atti di gestione delle Ferrovie Sud-Est. Partecipare al commissariamento poteva suonare come una condivisione di scelte che Bari non ha mai voluto assecondare. E dunque, dicono dalla Regione, la posizione non cambia: la Puglia è disponibile a ragionare dell’acquisizione della società, ma non a farsi carico dei debiti che sono invece di competenza dello Stato.
In tutto questo si innesta la partita del rilancio. Il commissario Viero negli scorsi giorni ha presentato ai sindacati la bozza del piano industriale, documento in cui è tratteggiata laa possibile evoluzione della gestione societaria: in due anni è previsto il risanamento finanziario con il pagamento dei debiti pregressi, poi si potrà pensare al rilancio e allo sviluppo dei servizi. Per le Sud-Est è stato ipotizzato il potenziamento dei collegamenti su ferro a fini turistici, oltre che l’avvio di servizi di trasporto merci: dovranno andare di pari passo con le azioni di razionalizzazione e con il nuovo piano di investimenti. Ma ci sono anche da assumere decisioni sul futuro dei servizi su gomma, che per Fse pesano più del ferro e che tra due anni dovranno essere messi a gara dalla Regione: al momento va messa in conto anche l’ipotesi che Sud-Est debba dismettere i bus o che debba rinunciare a una parte sostanziale delle percorrenze.