Sindaci in treno verso Roma «Vogliamo nuovi convogli» Ma Trenitalia non li riceve

di PIERO MIOLLA

Un viaggio non molto produttivo, quello che i circa cento amministratori lucani hanno compiuto ieri verso Roma con l’obiettivo di chiedere treni più veloci e un raddoppio delle corse su rotaia da e per la capitale: i vertici di Trenitalia, infatti, non hanno ricevuto la delegazione lucana, che ha avuto la possibilità di parlare solo con un rappresentante dell’azienda. Una sorta di visita di cortesia, quella del rappresentante di Trenitalia, al quale i lucani hanno strappato solo l’impegno di formalizzare al più presto un incontro con l’amministratore unico, Barbara Morgante.

Capitanati dall’assessore Regionale ai Trasporti, Aldo Berlinguer, dal presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) di Basilicata, Salvatore Adduce, e dai presidenti delle Province di Potenza, Giuseppe Valluzzi, e di Matera, Francesco De Giacomo, i sindaci lucani erano partiti alla volta di Roma per protestare contro Trenitalia al motto di «Il centro-nord viaggia con l’Etr 1.000, noi ancora a dorso di mulo».

La folta delegazione lucana si era compattata a bordo dell’Intercity 700, con moltissimi sindaci lucani, sia della provincia di Matera di che quella di Potenza, tutti rigorosamente con indosso la fascia tricolore, sbarcati a Roma Termini per chiedere con forza ai dirigenti di Trenitalia l’attivazione di quattro coppie di «pendolino» Etr450 (o materiale rotabile simile) che, se implementato, consentirebbe di percorrerebbe il tragitto Ferrandina-Roma in 3 ore e 45 minuti, con un abbattimento di tempi che arriverebbe a un viaggio di circa 3 ore dal capoluogo di regione.

L’obiettivo, in buona sostanza, era accattivarsi le considerazioni dell’azienda ferroviaria di Stato affinché, regalandoci questa tipologia di treni, anche la nostra regione possa intercettare il percorso dell’alta velocità: con il pendolino, infatti, una volta usciti dalle forche caudine del binario unico che attraversa la Basilicata, si potrebbe subito intercettare la linea Tav a Salerno e, dunque, abbattere i tempi di percorrenza. Berlinguer e i sindaci hanno inscenato una manifestazione di protesta dinanzi alle biglietterie, cercando di provocare la reazione positiva di Trenitalia: ad attendere i lucani in protesta anche numerose emittenti, non solo lucane, che in qualche modo hanno fatto da cassa di risonanza all’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale ai Trasporti, d’intesa con Anci Basilicata.

Nel corso della manifestazione numerosi viaggiatori in transito hanno così preso coscienza di un problema che, di solito, conoscono bene non solo i tanti lucani in transito, ma anche quei turisti o, comunque, quelle persone che, per vario motivo, si trovano a fare l’esperienza ferroviaria dalle nostre parti. Un’esperienza per nulla simpatica, sovente foriera di ritardi, arrabbiature e inconvenienti che, non a caso, molto spesso sfocia in commenti a metà tra il sarcasmo e l’amarezza. Commenti che, in ogni caso, non cancellano i disagi che si è costretti a sopportare.

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