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«La portaerei Garibaldi era destinata a Taranto»: si infiamma il dibattito

 
Redazione Taranto

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«La portaerei Garibaldi era destinata a Taranto»: si infiamma il dibattito

La portaerei Garibaldi

Per trasformarla nel museo navale, invece spunta Genova

Lunedì 12 Agosto 2024, 13:55

TARANTO - Si infiamma il dibattito intorno al destino della portaerei Garibaldi (sarà presto dismessa) da trasformare in museo del mare. Taranto non ci sta al trasferimento a Genova di questa idea promessa alla città jonica.

«Nel corso del Governo Conte II lo Stato Maggiore aveva promesso la creazione di un museo navale a Taranto, sfruttando gli spazi della Nave Garibaldi ormai in dismissione entro fine anno. Adesso scopriamo che i vertici della Marina Militare stanno pensando di attuare tale progetto nel porto di Genova. Se ciò dovesse verificarsi, non rappresenterebbe altro che un ennesimo scippo al Sud e al capoluogo ionico in barba agli impegni precedentemente assunti. Taranto è una città che ospita da sempre le basi della MM, ha sacrificato importanti aree del suo territorio ed è giusto che adesso sia messa nelle condizioni di valorizzare la sua storia marittima e militare anche attraverso un polo museale navale ospitato dalla portaerei. Un'infrastruttura che, combinata al Mosa, non potrebbe che accrescere le opportunità turistiche della città delle due mari. Ci appelliamo, pertanto, agli altri parlamentari e a tutte le istituzioni locali. affinché si faccia fronte comune davanti a questo ennesimo impegno tradito», afferma il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, nonché Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.

«La dismissione della portaerei Garibaldi non é imminente, quindi si ha il tempo per organizzarsi e individuare le soluzioni più opportune. Un altro elemento importante è che essendo la Garibaldi più recente rispetto al Vittorio Veneto, dovrebbe anche presentare minori lavori di bonifica e di messa in sicurezza. Su come procedere operativamente, la prima cosa da fare è quella di costituire alla ripresa di settembre un tavolo ad hoc fra istituzioni ed enti locali, Regione Puglia, Camera di Commercio, Autorità portuale del Mar Ionio e associazioni di impresa per pianificare sia il percorso, che le azioni da intraprendere. Nel confronto va coinvolta anche la Marina Militare, alla quale va manifestato l’interesse di Taranto ad avere la Garibaldi come nave museo. Il tavolo, inoltre, dovrà anche valutare quali siano gli strumenti più opportuni per guidare il progetto, ovvero se vada costituita una fondazione o altro strumento di veicolo economico-finanziario e gestionale», afferma il consigliere regionale Stellato che aggiunge: «Sul piano delle risorse, che serviranno per intervenire sulla nave riallestendola, va fatta una verifica sulle disponibilità del Cis, il Contratto istituzionale di sviluppo, che al momento risulterebbe l’unico contenitore finanziario con delle disponibilità. Non è trascurabile poi, il fatto che il Cis ha già finanziato la trasformazione di una parte dell’Arsenale di Taranto in museo e quindi con la Garibaldi ci sarebbe continuità del percorso intrapreso.»

Anche il parlamentare del Pdi, Di Gregorio, interviene sulla vicenda: «Brucia ancora sulla pelle dei tarantini la cocente delusione per il naufragio, è il caso di dire, del progetto Nave Museo Vittorio Veneto. Una serie di difficoltà, molte delle quali dovute alla massiccia presenza di amianto, decretarono il fallimento di un progetto che avrebbe dato nuova vita alla gloriosa unità navale della Marina Militare.

Ora si delinea all'orizzonte un'altra possibilità. Nave Garibaldi, il primo incrociatore portaeromobili della Marina Militare italiana, dopo 40 anni di servizio, dal prossimo 1 ottobre sarà collocato in Ridotta Tabella di Disponibilità e successivamente in disarmo. Una volta in disarmo, quindi, Nave Garibaldi potrebbe essere trasformata in museo ed è naturale immaginare che la sua sede continui ad essere Taranto. Secondo alcune indiscrezioni di stampa, invece, sembra che a Genova stiano già lavorando alla trasformazione della nave in un sito museale e congressuale. Il progetto, sempre stando a queste notizie, sarebbe stato già condiviso con i vertici della Marina Militare. Non sappiamo se tutto ciò corrisponda al vero, in ogni caso, questa indiscrezione deve servire da campanello d'allarme per non vedere per l'ennesima volta compiersi un vero e proprio scippo ai danni del capoluogo jonico. Taranto è la più importante base navale della Marina Militare con cui ha un rapporto ultracentenario e una simbiosi difficilmente replicabile in qualsiasi altra parte d'Italia. Dobbiamo subito candidare Taranto come sede di Nave Museo Garibaldi, creando intorno a questo progetto un consenso trasversale e unanime che coinvolga tutte le forze politiche, al di là degli schieramenti. Personalmente chiederò al presidente Michele Emiliano l'impegno diretto della Regione, e il coinvolgimento coinvolgimento di Asset per predisporre un progetto adeguato. Ma ripeto, non importa chi avanzerà la proposta, l'importante è che questa volta Taranto parli con una sola voce in favore del territorio».

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