Il caso

Morti sospette a Bari all'ospedale pediatrico: trasferito il primario da cui partì l’inchiesta

Massimiliano Scagliarini

Il fascicolo della pm Savina Toscani, dopo gli accertamenti delegati ai carabinieri del Nas, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici del Policlinico oltre che di tre medici tra cui il direttore della Cardiochirurgia pediatrica

BARI - Il direttore della Rianimazione dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, Leonardo Milella, non è più idoneo a frequentare reparti ad alto rischio biologico. Ed è per questo che il Policlinico, da cui dipende l’«Ospedaletto», ne ha disposto il trasferimento all’unita operativa che si occupa di formazione. Un compito amministrativo, che nei fatti rimuove il medico dall’attività assistenziale e mette indirettamente fine a due anni di veleni.

Milella è il fulcro dell’inchiesta della Procura di Bari sulle morti sospette al Giovanni XXIII, partita dopo che il Tar dispose la trasmissione di una diffida in cui il primario metteva nel mirino la mancata istituzione della Terapia intensiva cardiochirurgica. Il fascicolo della pm Savina Toscani, dopo gli accertamenti delegati ai carabinieri del Nas, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici del Policlinico oltre che di tre medici tra cui il direttore della Cardiochirurgia pediatrica, Gabriele Scalzo: nei loro confronti è ipotizzata l’accusa di omicidio colposo e lesioni. Milella, in buona sostanza, accusava i colleghi di «invasioni di campo» nelle decisioni sui piccoli ricoverati nel «suo» reparto di Terapia intensiva dopo gli interventi, causandone il decesso. Ma nel fascicolo penale sono entrati anche gli accertamenti svolti dal Nirs (gli ispettori della Regione) all’interno della struttura: hanno documentato da un lato il clima di terrore nel rapporto tra medici, stanchi di essere bersaglio di esposti incrociati tra i due direttori di reparto, dall’altro possibili gravi mancanze nell’organizzazione dell’ospedale, che non avrebbe avuto in piedi protocolli per la gestione delle infezioni da cui sono dipesi i decessi...

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