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Arnesano, coppia denuncia avvocato: «Niente risarcimento, ci ha truffato»

 
Vincenzo Sparviero

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Vincenzo Sparviero

toghe, avvocati

Il legale finisce sotto processo. Nella prossima udienza sarà sentito un ingegnere informatico come testimone per cercare di fare piena luce

Martedì 18 Aprile 2023, 08:43

Avrebbe truffato una coppia intascando il congruo risarcimento per lesioni a seguito di un incidente stradale.

Un avvocato di Arnesano rischia davvero grosso dopo la denuncia di marito e moglie che si sono costituiti parte civile nel processo in corso contro il professionista che dovrà difendersi dalle accuse di truffa aggravata.

A giudicare l’operato del legale è la giudice monocratica Valeria Fedele a cui spetterà anche il compito di valutare una consulenza di parte eseguita dall’ingegnere informatico Luigina Quarta che è stata chiamata a testimoniare nell’udienza fissata per il 14 giugno.

A far scattare l’inchiesta, dunque, era stata una coppia di Arnesano: lui di 53 anni, lei di 50. Assistiti dall’avvocato Lorenzo Agnese avevano presentato una dettagliata denuncia sulla presunta truffa subita.

Stando al contenuto della querela, l’avvocato si sarebbe presentato a loro come un esperto in fatto di risarcimenti dopo gli incidenti e per le pratiche assicurative tanto da guadagnarsi la piena fiducia dei denuncianti, spiegando di avere anche contatti con le compagnie assicurative.

Stando sempre alle accuse, il legale avrebbe cominciato a prendere tempo quando si trattava di giustificare il ritardo nell’erogazione delle somme. Eppure, la coppia aveva svolto tutti gli adempimenti del caso per ottenere il risarcimento.

L’avvocato in questione avrebbe intascato 1000 euro che sarebbero serviti per pagare la consulenza di un ingegnere di parte per fare luce sull’esatta dinamica dell’incidente affermando pure che i suoi clienti dovevano recarsi presso la società assicuratrice per per il ritiro delle somme liquidate.

Non senza sorpresa, invece, la coppia avrebbe scoperto che - a quattro anni di distanza dall’incidente - che nessuna pratica era stata avviata e hanno pensato di essere stati truffati dal loro legale. Dopo un’iniziale richiesta di archiviazione e la successiva opposizione, la sostituto procuratore Donatina Buffelli ha disposto l’imputazione coatta a carico dell’avvocato che, nel corso dell’istruttoria, potrà dimostrare la correttezza del suo operato - come da lui sempre sostenuto - attraverso il suo difensore avv. Stefano Rizzelli.

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