Per la tragedia nel crotonese
Migrantes Bari: "Digiuno di giustizia" per le vittime del naufragio a Cutro
La solidarietà coi migranti della Fondazione diocesana è prevista a Bari in corso Vittorio Emanuele II dalle 17.30 alle 19.30
BARI - «Di fronte all’ennesimo naufragio avvenuto domenica mattina sulle coste di Cutro, in Calabria, la Migrantes diocesana esprime cordoglio e preghiera per le vittime, vicinanza ai superstiti, ma anche «sconcerto per l'accaduto». E’ quanto dichiara in una nota l’ufficio 'Migrantes' dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto in riferimento al naufragio che si è verificato domenica a Crotone.
Migrantes «si unisce e sostiene l’appuntamento mensile di questa sera del "Digiuno di Giustizia" in solidarietà coi migranti previsto a Bari in corso Vittorio Emanuele II, 113, dalle 17.30 alle 19.30. Sente urgente e indispensabile l’impegno alla responsabilità dell’accoglienza, che vinca l’indifferenza».
LE DICHIARAZIONI DI PAROLIN
«I problemi di oggi si risolvono tutti insieme, anche il problema dell’immigrazione. La tragedia che è successa in questi giorni ci ha profondamente scossi tutti. Ma le soluzioni ci sono, è che dobbiamo avere il coraggio di metterle in pratica anche con qualche sacrificio personale». Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, in una intervista alla Tgr Puglia raccolta da Gianni Giampietro. Parolin si trova oggi in Puglia, a Conversano, per la cerimonia di ordinazione episcopale di monsignor Giuseppe Laterza, nominato dal Papa nunzio apostolico in Ciad e nella Repubblica Centroafricana.
Rispondendo ad una domanda su temi come povertà, guerre, immigrazioni, Parolin ha fatto riferimento all’enciclica "Fratelli Tutti». «Se c'è questa volontà e questo spirito di fraternità, di costruire la fraternità - ha detto - allora possiamo risolvere i grandi problemi del mondo e soprattutto superare questo atteggiamento dell’indifferenza che il Papa ha spesso denunciato». «Un atteggiamento che consiste nel pensare che i problemi degli altri siano loro problemi, nel cercare di salvarci noi il più possibile, di proteggerci noi il più possibile e di lasciare agli altri il compito di risolvere i problemi. Invece - ha concluso - i problemi di oggi si risolvono tutti insieme»