Il caso

L’Arpal e il pasticcio dell’appalto per i formatori

Massimiliano Scagliarini

Soldi della Regione finiti, lavoratori Epcpep verso il licenziamento. Ma insieme ai dipendenti storici c’erano i figli dei politici

BARI - Da stamattina i 90 formatori che lavorano nei Centri per l’impiego sono in ferie forzate, preludio alle possibili lettere di licenziamento. È l’effetto della mancata proroga del contratto da 400mila euro al mese stipulato dalla Regione con Epcpep-Ageform per il ricollocamento dei formatori storici, che - fino a venerdì - hanno affiancato il personale Arpal, e che oggi protesteranno insieme ai sindacati davanti alla sede dell’agenzia regionale per il lavoro.

Il 25 novembre Arpal aveva provveduto ad approvare una delibera di proroga, in cui ha impegnato i 330mila euro residui sull’appalto originario che garantivano altri 15 giorni (fino a domani). La prosecuzione fino a fine marzo era subordinata al trasferimento di 1,2 milioni di fondi del ministero del Lavoro da parte della Regione. Soldi che non sembrano essere disponibili...

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