Domenica 07 Settembre 2025 | 20:44

Action aid: «In Puglia solo 451 donne hanno ricevuto il Reddito di dignità»

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Salento, la storia di Samira picchiata dall'ex quando era incinta, anche davanti alla madre

Per l'associazione il potenziale è di 950 vittime all'anno. Dal 2018 al 2022 stanziati 2,1 milioni di euro

Lunedì 21 Novembre 2022, 11:38

BARI - «Per il Reddito di Dignità pugliese dal 2018 al 2022 sono stati stanziati 2,1 milioni di euro e secondo i dati regionali disponibili, solo 451 donne, tutte senza alcun titolo di studio, hanno usufruito del ReD, un numero lontano dalla potenziale platea beneficiaria di circa 950 donne l'anno. Nonostante l’introduzione di criteri agevolati, il ReD risulta essere uno strumento poco adatto alle esigenze delle donne che hanno subito violenza».

Lo sostiene ActionAid, l'organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alle cause della povertà, con il report «Diritti in bilico», l’analisi delle politiche e delle risorse nazionali e regionali a sostegno delle donne, attraverso focus group, workshop e interviste che hanno coinvolto circa 100 rappresentanti di strutture di accoglienza, servizi territoriali ed enti pubblici per donne in fuoriuscita dalla violenza.

«La Regione Puglia - si legge - ha introdotto il Reddito di dignità (ReD) con legge regionale nel 2016 come misura di contrasto alla povertà assoluta. Le donne in fuoriuscita dalla violenza sono state incluse a partire dal luglio 2018, prevedendo un percorso differenziato di accesso alla misura: non è richiesta loro la presentazione dell’Isee e non è imposto l'obbligo di seguire un percorso di attivazione lavorativa per l'ottenimento del supporto economico. Il contributo mensile previsto dal ReD è di circa 400 euro mensili per un massimo di 12 mesi rinnovabili dopo un periodo di sospensione. La domanda di contributo può essere inoltrata solo attraverso i Servizi sociali professionali, anche su segnalazione di un centro antiviolenza territoriale. L’unico criterio previsto, infatti, è essere prese in carico da una struttura di accoglienza o dai servizi sociali professionali». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)