LA PROTESTA

«Foggia una terra invisibile», il consigliere regionale Tutolo annuncia lo sciopero della fame

Redazione online

L'ex sindaco di Lucera torna ad attirare l'attenzione sul suo territorio con una nuova azione eclatante: «Mi accamperò davanti alla sede istituzionale della Puglia»

Tutolo colpisce ancora. L'ex sindaco di Lucera che si era incatenato davanti ai cancelli del Castello per ottenere un finanziamento atteso anni, ora da consigliere regionale annuncia uno sciopero della fame e accampamento a Bari che partirà il 22 agosto dalle ore 11 davanti alla sede del Consiglio regionale in via Gentile 52. Le ragioni? Le spiega lui stesso: «Chi si ricorda della Provincia di Foggia? Con la campagna elettorale alle porte, i problemi della Capitanata possono attendere. Eppure, siamo all’ottavo omicidio dall’inizio dell’anno, ben quattro tra luglio e agosto. Le pagine di cronaca nera dei giornali continuano a riempirsi di delitti a sfondo mafioso e le nostre strade del sangue delle vittime degli incidenti automobilistici» evidenzia il consigliere regionale del gruppo Misto.

Tutolo continua come un treno con le sue dichiarazioni: «Intanto che ci si vanta delle recensioni positive dei giornali d’Oltreoceano, mi domando se qualcuno abbia mai avuto voglia di ascoltare il grido disperato dei 600mila cittadini del nord della Puglia o se non si preferisca che la Provincia di Foggia marcisca nelle sue difficoltà fino alla sua distruzione totale. Da quando sono stato eletto Consigliere regionale mi batto al fine di attirare l’attenzione del Governo e della Regione sulla provincia che mi onoro di rappresentare. A settembre del 2021 ho organizzato una manifestazione sulla Statale 16 (la strada della morte che collega Foggia e San Severo) affinché si celebrasse una seduta del Consiglio regionale dedicata esclusivamente allo sviluppo della Provincia di Foggia. Ho lottato per due anni e quando finalmente si aveva una data, quella del 12 luglio scorso, è saltato tutto per impegni istituzionali della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese (che io non avevo nemmeno invitato), senza che nessuno alzasse la voce insieme a me per chiedere con urgenza una nuova convocazione.
Intanto che la politica cincischia e prepara i programmi elettorali, lo Stato che fa?».

Il politico foggiano continua nella sua «arringa» politica a favore del suo territorio: «Ogni tanto qualcuno ci viene a far visita, presenzia a qualche funerale, e poi ci lascia a combattere in questa valle di lacrime. Ogni tanto annunciano rinforzi, dicono che qui abbiamo la “quarta mafia”, quella più sanguinaria e violenta, ma poi ci chiudono i tribunali e ci cambiano sei prefetti in undici anni. Forse un record nazionale.  Intanto, nella terra abbandonata, si spara per strada, in mezzo alla gente. Espressioni acchiappaclick come “noi ci siamo”, “non se ne può più” o “ci vuole una reazione da parte dello Stato” sono diventate insopportabili e non sortiscono ormai alcun effetto. Quando dicono “ci siamo” cosa intendono esattamente, a Bari, a Roma? Qui non di certo. Ormai ne vediamo e sentiamo troppe in Provincia di Foggia per impressionarci con qualche frase ad effetto che puzza di stantio».

«I cittadini della Capitanata hanno bisogno che la loro situazione arrivi a Roma in maniera dirompente, perché si è capito che lì ci si è abituati anche a leggere di proiettili vaganti che colpiscono bambini innocenti, figurarsi se interessa adoperarsi per incentivare lo sviluppo agricolo, industriale, economico, turistico, culturale, occupazionale e infrastrutturale di una Provincia invisibile» sottolinea Tutolo, il quale spiega: «Ho chiesto un Consiglio regionale monotematico per discutere tutti insieme, alla presenza dei deputati pugliesi e dei sindaci di Capitanata, del futuro di questa terra bellissima. Voglio capire quali idee e strategie si pensa di porre in essere per  favorire un reale sviluppo della provincia di Foggia nei vari settori».

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