BARI - Negli androni dei portoni, sotto i portici, all’interno delle casette sistemate nei giardini pubblici nelle quali di giorno giocano i bambini, i letti di cartone sono diminuiti. Il popolo dei senzatetto che abita la città è andato in ferie? C’è poco da scherzare. «Il numero dei disperati - racconta Giuseppe Gabrielli, referente della comunità di Sant’Egidio della provincia di Bari - è purtroppo in aumento. Ma queste persone sono meno visibili. Sono cambiate le abitudini. Durante il lockdown, quando è scattato il coprifuoco, molti hanno cercato ripari di fortuna e hanno occupato i ruderi fatiscenti del centro e delle periferie. Chi invece pratica l’accattonaggio, è salito su un treno con destinazione Pescara, Napoli, Roma: qui l’elemosina è più redditizia rispetto a quella praticata nel capoluogo pugliese, in questi giorni deserto».
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