Agricoltura
Xylella, associazioni: «Bene attivazione catasto olivicolo»
Per Confagricoltura Puglia e Coldiretti Puglia è uno strumento valido per fronteggiare l'emergenza in Salento
BARI - Le associazioni di categoria, Confagricoltura Puglia e Coldiretti Puglia, plaudono alla decisione della Regione di istituire il catasto olivicolo per meglio fronteggiare l’emergenza Xylella. «Il catasto - commenta il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro - può essere utilizzato in modo assolutamente virtuoso se impiegato per velocizzare le pratiche di estirpazione degli olivi oramai morti. Da tempo sosteniamo che permettere l’espianto di quegli olivi oramai morti non solo favorirebbe il rimpianto di varietà resistenti alla Xylella fastidiosa ma porterebbe anche dei benefici alla prevenzione degli incendi che stanno martoriando il territorio leccese in questi mesi».
In circa nove anni dalla prima segnalazione ufficiale di focolai, la Xylella nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto ha colpito circa 150mila ettari di oliveti e causato la perdita di 33mila posti di lavoro, secondo Confagricoltura. «Con l'istituzione del catasto olivicolo delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa - evidenzia Coldiretti Puglia - al via gli espianti senza aspettare l’iter di accesso ai finanziamenti, autorizzando gli svellimenti degli ulivi secchi colpiti in Salento, a rischio desertificazione e incendi. Sono così superati i ritardi nelle istruttorie per l’espianto e il reimpianto degli ulivi, per cui la pubblica amministrazione deve garantire - insiste Coldiretti Puglia - il diritto di aiuto per quelle aziende, presenti in graduatoria che chiedono di eliminare gli impianti olivicoli danneggiati, e non più produttivi e di eseguire le operazioni colturali utili al reimpianto, perché gli strumenti per la verifica del numero di piante di olivo danneggiate da eliminare e da ripiantare sono già in possesso della pubblica amministrazione, come le ortofoto 2019, il catasto olivicolo e le banche dati Agea».