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Compie 20 anni il cavo elettrico Italia-Grecia: e Terna raddoppia

 
Marisa Ingrosso

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Marisa Ingrosso

cavo elettrico sottomarino

Domani la cerimonia privata in Salento con i sindaci di Otranto e Galatina e i dirigenti della Spa

Mercoledì 08 Giugno 2022, 12:37

LECCE - Quando, domani mattina, con una piccola cerimonia privata, i dirigenti Terna e i sindaci di Otranto e Galatina, celebreranno i primi vent’anni di attività del collegamento elettrico sottomarino Grecia-Italia, si chiuderà idealmente un’epoca, aprendosene un’altra, ricca di sfide per la tenuta energetica del nostro Paese e per far fronte alle quali la SpA guidata da Stefano Donnarumma prefigura una serie di interventi, incluso il “raddoppio” dell’elettrodotto. Infatti nel 2002, quando l’opera - che congiunge l’ellenica Arachthos alla stazione di Galatina (Lecce) - fu inaugurata, la dimensione geostrategica era totalmente diversa: dopo l’attacco alle Torri Gemelle, tutte le potenze occidentali (e non solo) si univano per combattere il terrorismo islamista; la Russia, a Pratica di Mare, firmava una storica intesa con la Nato. Nessuno immaginava l’attuale epilogo, con l’invasione dell’Ucraina.

Il collegamento esistente ha contribuito in questi anni ad assicurare la competitività energetica del Paese. Tra i dieci cavi sottomarini in corrente continua più potenti e lunghi al mondo - ricorda Terna - per la parte italiana, la linea elettrica è costituita da 43 km di collegamento terrestre tra la Stazione Elettrica di Galatina e l’approdo del cavo di Otranto, dove arriva dopo oltre 160 km di cavo sottomarino che la collega alla città di Aetos, da dove partono altri 110 km di linee terrestri fino alla Stazione, anch’essa di proprietà di Terna, di Arachtos. La società nazionale (che gestisce oltre 75.000 km di rete elettrica in tutto lo Stivale) ha garantito un «collegamento a 400 kV in corrente continua» con «una capacità di trasporto di 500 MW con flusso di potenza bidirezionale», favorendo gli scambi di energia tra Italia e Grecia e con i Paesi confinanti, ottimizzando l’approvvigionamento di energia in fase di import e riuscendo ad avere maggiore flessibilità per la produzione dalle fonti rinnovabili in fase di export. In parole povere: in questi vent’anni la variazione del saldo import-export di energia elettrica è stata pari al +7,6% e, dal 2002 a oggi - dati Terna - sono stati importati dalla Grecia oltre 20.000 GWh di energia, un valore superiore, ad esempio, all’energia consumata nell’intero 2020 in Puglia (oltre 15.500 GWh).

La SpA - che «in questi vent’anni ha impiegato mediamente oltre 100 persone l’anno per le sole attività di controllo, manutenzione e interventi su chiamata» - ora rafforzerà le interconnessioni internazionali sommando, alle 26 le linee transfrontaliere già attive, nuovi collegamenti «oltre che con la Francia, l’Austria, la Tunisia, anche con la Grecia, con l’ottica di garantire una maggiore integrazione della nuova e ormai sempre più crescente generazione di energia da fonti rinnovabili nel Sud del Paese». Fonti qualificate, spiegano alla «Gazzetta» che per il nuovo elettrodotto Italia-Grecia è previsto un investimento di circa 750 milioni di euro. Avrà una «capacità di trasporto di 500 MW e circa 200 km di lunghezza» e avrà probabilmente approdo non lontano da quello attuale, in territorio di Otranto. Analogamente all’esistente, non dovrebbe avere alcun impatto, arriverà per via sottomarina e, già a 500-600 metri dalla spiaggia, diverrà sotterraneo proseguendo il suo corso sotto l’asse stradale, fino a Galatina, dove si trova la Stazione di conversione.

Trattandosi sempre di corrente continua - spiegano le fonti - l’opera ha emissioni elettromagnetiche risibili (lo stesso elettromagnetismo della Terra) e, viaggiando sotto le strade, non dovrebbe intersecare terreni di privati. Ad ogni modo, assicurano da Terna, «l’itinerario Otranto-Galatina sarà individuato con le amministrazioni comunali e i territori in un percorso di piena condivisione», fermo restando «il diritto dei Comuni attraversati di ricevere un beneficio in termini di compensazioni». Una volta portata fino alla Stazione di Galatina, l’elettricità verrà convertita in corrente alternata e potrà viaggiare sulla rete esistente.

«Nei prossimi anni - spiegano da Terna - risulterà cruciale l’aumento della capacità di trasporto dal Sud Italia attraverso nuove interconnessioni con l’estero. Infatti, la produzione da fonte rinnovabile concentrata nell’area compresa tra Foggia, Benevento e Avellino determina elevati transiti in direzione Sud e Centro-Sud che rischiano di creare congestioni sulle reti primarie e fenomeni di instabilità della rete. La recente entrata in esercizio dell’elettrodotto a 380 kV “Bisaccia-Deliceto”, che si sviluppa tra le province di Foggia e Avellino, risponde proprio a questa esigenza». E «la presenza di due collegamenti indipendenti (quello attuale e quello inserito nel Piano di Sviluppo 2021) garantirà la continuità dello scambio tra Italia e Grecia anche in presenza di manutenzione ordinaria di una delle sue interconnessioni e, in futuro, potrà consentire il rinnovo dell’asset esistente senza annullare la capacità di scambio tra i due Paesi».

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