BARI - Al consigliere Pierluigi Lopalco non è piaciuta la decisione di sospendere, dall'1 maggio, il servizio delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale). Per questo motivo ha presentato una interrogazione in cui chiede all'assessore regionale alla Salute di rivedere quanto stabilito.
La sospensione, per Lopalco, arriva «in un momento in cui la circolazione virale non mostra alcun segno di significativa riduzione», e per questo rappresenta «una scelta gravissima e ingiustificabile. Quello delle Usca è un servizio faticosamente messo in piedi nel 2020 - continua il consigliere - per far fronte al Covid ed ha dimostrato in questo lungo periodo la sua fondamentale importanza, sia dal punto di vista dell’efficacia che della tempestività dell’assistenza offerta ai cittadini».
L'ex assessore regionale alla Salute chiede di verificare «se sussistono i presupposti per la cessazione del servizio nonostante il livello di contagi; se in ragione della cessazione del servizio sono state attivate tutte le procedure atte a riorganizzare il lavoro dei medici di base, del Servizio 118 e dei Pronto soccorso ospedalieri che dovranno far fronte a tutte le incombenze di gestione dei pazienti Covid, sino ad oggi gestite dalle Usca; se si intende usufruire della proroga concessa dal Ministero - e dalle relative risorse messe a disposizione dal Governo - per garantire il servizio sino al 30 giugno 2022».
«La mancata proroga di questo servizio - conclude Lopalco - rischia di creare un vuoto assistenziale che la Puglia non deve e non può permettersi»