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Morti sul lavoro, la Puglia è «zona rossa»

 
Marco Seclì

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Marco Seclì

Il grafico

Morti sul lavoro, la Puglia è zona rossa

Nel primo mese dell’anno si contano già tre vittime. La provincia di Foggia maglia nera

Mercoledì 02 Marzo 2022, 11:52

12:13

BARI - Gli appelli a invertire la rotta continuano a cadere nel vuoto. Così la strage silenziosa continua, e il nuovo anno si è aperto peggio di come era iniziato quello precedente. Nel primo mese del 2022 sono stati 46 i caduti sul lavoro in Italia: più 12,2% rispetto a gennaio 2021. E la Puglia non fa eccezione, tanto che l’Osservatorio sul lavoro Vega Engineering di Mestre la colloca tra le regioni in «zona rossa» nella sua mappatura che, sulla base di dati Inail, utilizza le colorazioni già note per la pandemia. Meglio la Basilicata, finora in «zona bianca».

L’elaborazione si basa sull’incidenza regionale degli infortuni mortali, che indica il numero di lavoratori deceduti ogni milione di occupati, e permette di confrontare il fenomeno tra le diverse aree del Paese, nonostante le differenze nella popolazione lavorativa.

La Puglia condivide la fascia più a rischio, quella con un'incidenza maggiore del 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 1,4 morti ogni milione di lavoratori), con Molise, Sicilia, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. In «zona arancione» ci sono Sardegna, Marche e Lombardia; nella «gialla Toscana, Lazio e Campania; nella «bianca» Veneto, Piemonte, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Umbria e Valle D’Aosta.

La regione con il maggior numero assoluto di morti sul lavoro a gennaio 2022 è la Lombardia (7), che si salva dal rosso in quanto ha un'incidenza di infortuni fatali minore di altre regioni poiché vanta la maggior popolazione lavorativa in Italia.
Seguono Sicilia ed Emilia Romagna (4 vittime); Puglia e Lazio (3); Toscana, Campania e Veneto (2); Molise, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Marche e Piemonte (1).

L'Osservatorio Vega ha anche stilato una classifica per singole province, escludendo gli infortuni mortali in itinere. E Foggia è al quinto posto in Italia per numero di vittime in rapporto agli occupati, già 2 su 160.270 lavoratori (indice di incidenza 12,5). Bari al 23esimo (1 morto su 437.565 occupati, indice 2,3). A seguire le altre province pugliesi e lucane, in cui per fortuna non si sono ancora registrate tragedie.

L’edilizia si conferma il settore più a rischio anche nel primo mese del 2022: ha contato 4 vittime. Poi trasporto e magazzinaggio (3 morti), noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (2), attività manifatturiere (1), commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli (1). 

Altro dato preoccupante, a livello italiano, è anche l’aumento vertiginoso delle denunce di infortuni sul lavoro: nel primo mese dell'anno sono state ben 18.400, il 47% in più rispetto al 2021. Un altro segnale allarmante, a dimostrazione che ben poco si è fatto per mettere al sicuro i lavoratori.

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