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Gazzetta, il Cdr: «La nostra storia non finisce qui»

 
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Il sindacato dei giornalisti

Sabato 31 Luglio 2021, 14:51

Da lunedì prossimo, e speriamo per brevissimo tempo, non troverete in edicola la vostra e nostra Gazzetta del Mezzogiorno e non per scelta dei giornalisti e dei poligrafici che ci lavorano, ma perché la Ledi srl, società che ha gestito finora il giornale dal 10 dicembre scorso, ha ritenuto opportuno non prorogare il contratto di affitto pur avendo avuto la disponibilità della curatela di Mediterranea ad una proroga di 3 mesi e pur avendo a sua volta proposto, invece, una proroga per i primi 30 giorni di agosto. Scelte imprenditoriali e tempi delle procedure fallimentari stanno producendo un risultato – il blocco delle pubblicazioni in attesa dell'aggiudicazione definitiva della testata - avverso il quale abbiamo lottato con tutte le nostre forze, a costo anche di rilevanti sacrifici personali, economici, con il ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali e l'ulteriore taglio degli stipendi, e logistici, con la chiusura di quasi tutte le storiche redazioni decentrate della Gazzetta. Non ci interessa, almeno non ora e non adesso, ricostruire fatti e responsabilità della situazione professionale e lavorativa nella quale siamo venuti a trovarci nostro malgrado, ma vogliamo scrivervi – perché poi scrivere è la nostra vita – che la storia della Gazzetta del Mezzogiorno non finisce certo qui e così, che il nostro dialogo con voi riprenderà al più presto. Non sarà una Pec a bloccare oltre 130 anni di storia vissuti dalla parte dei Lettori, della Puglia e della Basilicata, di territori che hanno ancora tante cose da raccontare e far raccontare, magari con ancora più slancio, con strumenti più moderni e più rispondenti all'epoca che stiamo vivendo, con una rinnovata presenza sul territorio, attraverso il ripristino delle edizioni dedicate alle singole provincie di Puglia e Basilicata e il ritorno ai presidi nei capoluoghi di provincia. No, non è un sogno ma l'unica via percorribile per ridare al nostro giornale quel ruolo di sindacato del territorio che per tanti anni ha svolto. Stremata ma non vinta la redazione della Gazzetta non abdica al suo ruolo, vi dà appuntamento a prestissimo e chiede a tutti gli attori in campo di tenere sempre ben presente che il Giornale è un bene comune e come tale va trattato e tutelato.

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