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Matera, un virus distrugge le foto di 821 referti diagnostici

 
Antonio Negro

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Antonio Negro

Matera, un virus distrugge le foto di 821 referti diagnostici

L'Asm ha contattato gli utenti per far ripetere l'esame gratuitamente

Venerdì 16 Luglio 2021, 16:09

Matera -Un guaio non da poco: ben 821 cittadini-utenti del Servizio sanitario offerto dall’Azienda sanitaria Matera (Asm) si ritrovano a non avere più - loro malgrado - la documentazione fotografica allegata ai referti radiodiagnostici eseguiti nell’arco di circa 4 mesi, tra il 2018 ed il 2019.

Un inconveniente dovuto - stando a quanto reso noto dalla stessa azienda sanitaria materana - ad un bug che si sarebbe «infiltrato» nel sistema informatico della piattaforma esterna di cui si serve la Asl di Matera per consentire ai propri uffici la gestione, la custodia e l’archiviazione delle pratiche e di ogni documento riguardante l’utenza che quotidianamente si rivolge alla struttura.

Fortunatamente, se di fortuna si può parlare in una simile situazione, il malefico virus telematico avrebbe sterminato «solo» - sempre secondo le informazioni fornite dalla Asl - i riscontri fotografici degli accertamenti eseguiti nel periodo che va, esattamente, da novembre 2018 a marzo 2019. Quattro mesi di documentazioni fotografiche scaturite da 821 esami strumentali che, per l’appunto, avrebbero dovuto essere custodite assieme ai referti relativi. Questi ultimi, altrettanto fortunatamente - ma a questo punto meglio sarebbe dire «fortunosamente» - sono stati risparmiati dal bug e pertanto è salva almeno la conoscenza degli esiti attraverso il contenuto dei referti relativi.

Il problema ora è quello di recuperare la parte fotografica che era allegata a quegli 821 accertamenti, motivo per il quale la Asl ha inviato lettere a ciascuno degli 821 cittadini-utenti interessati, per informare loro dell’accaduto dando la disponibilità a ripetere gli esami gratuitamente, previo appuntamento con i medici del reparto di competenza. Per cui, in base soprattutto all’eventuale livello di gravità di ogni singola situazione, si procederà a ripetere gli accertamenti «senza la necessità - assicurano dall’Ufficio stampa Asl - di creare liste d’attesa ed in forma assolutamente gratuita».

A parte quindi questo aspetto, che è certamente il più impellente e quello al quale l’Asm sta già ponendo rimedio, c’è poi un altro risvolto della vicenda che induce a riflettere e che pone una questione di principio generale. I documenti fotografici riguardanti le condizioni sanitarie di 821 persone sono di fatto spariti dalla piattaforma telematica esterna di cui si serve la Asl: documenti evidentemente inerenti la privacy dei cittadini-utenti intestatarii di quegli esiti. Cittadini che, nel momento in cui si rivolgono ad una struttura pubblica, confidano e dovrebbero legittimamente poter contare su livelli massimi di garanzia di tutela della riservatezza che evidentemente, in questo specifico ed isolato caso, sono stati parzialmente disattesi. Motivo per il quale l’Azienda sanitaria Matera ha informato dell’accaduto l’autorità garante della Privacy.

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