Giovedì 16 Ottobre 2025 | 00:11

Andria, finanziamento al terrorismo internazionale: quattro arresti - IL VIDEO -

Andria, finanziamento al terrorismo internazionale: quattro arresti - IL VIDEO -

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Oltre un milione di euro ai jihadisti. I soldi arrivavano in Serbia, Turchia, Germania, Emirati Arabi, Albania

Lunedì 05 Luglio 2021, 08:48

13:39

Andria - In quattro in carcere con l'accusa di finanziamento del terrorismo internazionale. L'operazione denominata «Il Libanese» è stata eseguita dalle prime luci dell'alba al termine di una articolata attività investigativa del settore del contrasto al finanziamento del terrorismo internazionale. 

I quattro sono tutti cittadini andriesi di 29, 30, 32 e 42 anni. Risultano essere disoccupati e - dicono gli investigatori - graviterebbero nell'orbita dello spaccio e delle truffe assicurative. Stando all'accusa, avrebbero erogato attraverso un centro transfer di Andria il denaro destinato a sostenere l'attività delle organizzazioni combattenti antigovernative in Siria per finanziare jihadisti appartenenti e affiliati all'autoproclamatosi Stato islamico. Oltre mille le operazioni di invio di denaro documentate verso 49 paese tra il 2015 e il 2020. Ne hanno beneficiato 42 «collettori stranieri» residenti in Stati «a rischio terrorismo» per un importo complessivo di oltre un milione di euro. 

 I quattro ottenevano fino a 50 euro a settimana come compenso per trasferire dal centro money transfer di Andria denaro destinato a finanziare combattenti e militanti jihadisti. Uno di loro, Gianmarco Valente, 32enne disoccupato, autore di 10 operazioni di invio di denaro, nel 2019 ha percepito anche il reddito cittadinanza ed è accusato di essere il «reclutatore», colui cioè che aveva il compito di individuare altri cittadini andriesi per la trasmissione del denaro all’estero, ignari dell’attività illecita, in cambio di pochi spiccioli.

In carcere sono finiti anche Pasquale Petruzzelli, 42enne disoccupato, autore di 17 operazioni di invio di denaro, sul cui profilo facebook gli investigatori hanno trovato come «amici» soggetti stranieri vicini ad ambienti dell’estremismo islamico e jihadisti, ritratti con armi da guerra; Walter Lopetuso, 30enne anche lui disoccupato, con precedenti penali per droga, autore di 17 operazioni di invio di denaro; Vincenzo Terlizzi, 29enne all’epoca disoccupato con precedenti per reati contro la persona e armi, ritenuto il «contact point» con il finanziatore dei terroristi, rimasto ignoto, e autore di 6 trasferimenti di denaro.

L'inchiesta è partita dopo una segnalazione dell’autorità giudiziaria francese trasmessa a Bari tramite Eurojust che aveva accertato, il 10 gennaio 2017, due trasferimenti da 950 euro ciascuno fatti a tre minuti di distanza uno dall'altro da un'agenzia money transfer di Andria a un cittadino libanese «considerato un collettore di denaro - dicono gli inquirenti - a disposizione dei cosiddetti foreign terrorist fighters».


Le successive indagini hanno documentato, anche attraverso intercettazioni telefoniche, ulteriori trasferimenti di soldi dalla stessa sede del Nord Barese, ritenuta base operativa del gruppo criminale, verso Serbia, Turchia, Germania, Emirati Arabi, Albania, Russia, Ungheria, Giordania e Tailandia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)