la ripartenza
«L’economia pugliese e lucana sta rifiorendo dopo la pandemia»
Pedroli (Intesa Sanpaolo) invita a le Pmi puntino sull’innovazione
Bari - «Dopo la grande siccità pandemica, vedo rifiorire l’economia apulo-lucana». Alberto Pedroli, dalla sede di Bari, guida la nuova Direzione Regionale Basilicata, Puglia e Molise, della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo. Originario di Varese («Ma mi dichiaro pugliese di adozione», dice), il 55enne conosce bene il Mezzogiorno, giacché, già nei ranghi di Ubi Banca, era responsabile della Macro Area Sud. Oggi, si trova proiettato ai comandi di una struttura che conta su circa 250 filiali, per 75.500 Pmi e 950mila famiglie clienti.
«In questi mesi – spiega - ho visto un territorio pugliese e lucano capace di grandissima resistenza. Le chiusure prolungate, soprattutto di questa seconda ondata, la zona rossa che ci teneva chiusi e fermi, potevano avere altri effetti... invece questo periodo di grande siccità ha fatto sì che le forme di vita del deserto resistessero e ora a me pare che si possa parlare di rifioritura».
Per l’esperto «la predisposizione della Pmi pugliesi all’export è cresciuta nel tempo» e ciò è un bene «perché più l’impresa è internazionalizzata e più è resistente alle curve macro-economiche. Noi con lo Smart International Tour (il roadshow virtuale di Intesa Sanpaolo dedicato all’internazionalizzazione delle Pmi in collaborazione con Monitor Deloitte; ndr) abbiamo messo a disposizione il network che possediamo, in Italia e all’estero, per vedere se era possibile creare una serie di reti per far nascere opportunità di business. Le imprese hanno accolto molto favorevolmente il nostro invito e hanno partecipato con entusiasmo perché hanno potuto toccare con mano concrete opportunità all’estero». «Un altro aspetto – spiega Pedroli - è la ELITE Lounge di Intesa Sanpaolo per accompagnare le Pmi in programmi di formazione, crescita dimensionale e apertura al mercato dei capitali. E tra le 26 imprese selezionate (il 40% dal Centro-Sud) abbiamo un’azienda pugliese. Sarebbe molto bello se qualche azienda pugliese di media dimensione potesse accedere al mercato. Anche perché la sostenibilità passa per un arrotondamento delle dimensioni e in Puglia la dimensione della media impresa, confrontata con altri territori, è un pochino più piccola».
«C’è poi – prosegue - una fortissima predisposizione del territorio pugliese all’innovazione e la presenza di Atenei di qualità crea un implicito ecosistema favorevole a questo aspetto. E qui, proprio a Bari, abbiamo un Hub Innovation. Un incubatore che “meccia” imprese mature con quelle nascenti. Perché vediamo che, per le start-up che resistono nel tempo e prendono struttura, il fattore critico di successo è non avere un solo cliente e questo è il terreno su cui noi amiamo affrancare le start-up. La Puglia è una delle prime regioni d’Italia per start-up innovative e c’è un sistema accademico di altissimo lignaggio, quindi ci sono tutte le condizioni. Ricordo, poi, che Intesa è una banca che ha messo a disposizione delle regioni del Sud uno strumento modulare, che si chiama Motore Italia, che ha all’interno tantissime soluzioni e stanzia circa 3 miliardi per i territori di Puglia, Basilicata e Molise. Oggi, passata la fase acuta del Covid, Intesa si pone come partner progettuale di tutte le imprese. Ma devono esserci progettualità, perché il momento attuale è di ripartenza. Dobbiamo ora ragionare in termini prospettici e noi siamo partner pronti per tutte le imprese in termini di esame, valutazione, accompagnamento delle progettualità. La scommessa è una scommessa di sistema. È una ripartenza in cui lo Stato è particolarmente disponibile, come lo sono le banche e l’Ue. È davvero un momento d’oro e le banche reagiscono a progettualità, quindi belle aziende, bei progetti, partner ideale è Intesa Sanpaolo».
«Quanto al Pnrr, come annunciato dal ceo Carlo Messina – dice Pedroli - Intesa è partner di tutte le progettualità e la disponibilità di Intesa è di circa 400 miliardi, come potenza di fuoco in assistenza al Pnrr. Il vero tema è però sempre la progettualità: il Pnrr ha indicato linee ben precise, ma ora il mondo delle imprese deve reagire. Inoltre, noi siamo forti sostenitori di uno strumento che oggi, grazie al Dl Semplificazioni, ha preso impulso, e parlo delle Zes-Zone Economiche Speciali. Qui abbiamo la Zes Adriatica Interregionale Puglia-Molise e la Zes Ionica Interregionale Puglia-Basilicata. Questi strumenti vedono Intesa attiva da sempre e vantiamo anche l’attivazione di un desk specializzato per la valutazione degli investimenti nella Zes».
«Infine – conclude – vorrei sottolineare che, nel panel degli strumenti del sostegno al periodo Covid, la moratoria ha dato un grandissimo aiuto. Noi abbiamo intermediato circa 45mila richieste per 4 miliardi di debito residuo, nella nostra competenza territoriale, da marzo 2020 a maggio 2021. Un numero davvero importante di accompagnamenti. Oggi, però, credo che questo strumento possa essere ottimo per le persone fisiche, per le famiglie, per la stabilizzazione del loro debito. Se parliamo di aziende, invece, la progettualità è il grandissimo canale sul quale fare dei ragionamenti. Quanto ad eventuali richieste di ulteriori stabilizzazioni del debito, aspettiamo di sapere da parte del governo quale sarà il ruolo che Sace avrà per una scadenza nel lungo periodo e non nel medio».