Dopo gli arresti
Ex Ilva, a Potenza è il giorno dell'interrogatorio di Capristo. Ragno nega rapporto collusivo con ex procuratore
Stamani, nel Palazzo di Giustizia si sono tenuti gli interrogatori di garanzia dell’avvocato Giacomo Ragno e di Nicola Nicoletti, consulente dell’Ilva in amministrazione straordinaria dal 2015 al 2018
E’ durato circa un’ora l'interrogatorio di garanzia dell’ex Procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo, coinvolto nell’inchiesta della Procura del capoluogo lucano sulla corruzione in alcune vicende giudiziarie di Trani e dell’ex Ilva.
Stamani, nel Palazzo di Giustizia si sono tenuti gli interrogatori di garanzia dell’avvocato Giacomo Ragno e di Nicola Nicoletti, consulente dell’Ilva in amministrazione straordinaria dal 2015 al 2018: entrambi, che si trovano ai domiciliari, hanno risposto alle domande del gip Amodeo.
Ieri nel carcere di Potenza il principale indagato dell’inchiesta, l’avvocato Piero Amara, ha risposto per due ore alle domande del gip Antonello Amodeo. Si è invece avvalso della facoltà di non rispondere il poliziotto Filippo Paradiso, detenuto da martedì scorso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Ha parlato per circa due ore, durante le quali ha esposto una serie di argomenti per confutare la ricostruzione accusatoria, l’avvocato tranese Giacomo Ragno, agli arresti domiciliari dal 7 giugno scorso nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Potenza su presunte corruzioni in atti giudiziari commesse in concorso con l’ex procuratore di Trani e Taranto Carlo Maria Capristo. A quanto si apprende, Ragno, assistito dall’avvocato Salvatore D’Aluiso, ha negato ogni rapporto collusivo di natura illecita con l’ex procuratore pugliese. L’interrogatorio di garanzia, dinanzi al gip Antonello Amodeo che ha firmato l’ordinanza d’arresto, al procuratore di Potenza Francesco Curcio e ai due sostituti che coordinano l’indagine, si è celebrato in presenza nel Tribunale di Potenza. Non si sarebbe concentrato sui singoli fatti contestati, ma sul generale rapporto di conoscenza tra Ragno e Capristo. L’avvocato arrestato ha spiegato che i due si conoscevano da molto tempo, confermando un rapporto di cordiale frequentazione ma respingendo l’accusa di aver ricevuto utilità. Per la Procura di Potenza, Ragno era «l'alter ego» di Capristo, il suo «amico personale», e grazie alla «sponsorizzazione" dell’ex procuratore avrebbe ottenuto nel 2017 quattro mandati difensivi per l’ex Ilva, con compensi per complessivi 273mila euro. Al gip Ragno ha anche precisato che negli ultimi tempi il rapporto tra i due si era affievolito. All’esito dell’interrogatorio la difesa non ha chiesto la revoca della misura cautelare, riservandosi di farlo quando avrà avuto modo di studiare le 27 mila pagine che compongono gli atti del procedimento.