Domenico Vitto, sindaco di Polignano e presidente regionale Anci, l’ultimo decreto del ministero dell’Interno può davvero inaugurare una nuova fase per gli Enti locali?
«La premessa è che gli Enti locali rispondono sempre presente a qualsiasi iniziativa. Il punto è che in questa fase esistono problemi di liquidità. Non solo le aziende sono andate in crisi ma anche i Comuni».
Nello specifico qual è il problema?
«Reperire soldi per le progettazioni perché non sempre i Comuni possiedono la forza per far nascere progetti all’interno delle proprie strutture».
La soluzione quale può essere?
«La Regione dovrebbe stanziare altri fondi di rotazione per le progettazioni da destinare ai Comuni. Sono fondi che si restituiscono dopo tre anni. È stato già fatto due anni fa, con profitto, e ora potrebbe essere un buon momento per riproporre questo tipo di iniziativa».
Il decreto individua già dei fondi per la progettazione esecutiva.
«Vero, ma quello è un passaggio successivo perché scattano solo se prendi il finanziamento ma per prenderlo bisogna creare un parco progetti. E qui l’aiuto della Regione, con i fondi di rotazione, sarebbe prezioso».
C’è poi una questione di tempi. Primo punto: le domande dovranno pervenire entro il 6 giugno. Troppo presto?
«Se si tratta di progetti preliminari non dovrebbero esserci problemi, se invece parliamo di progetti definitivi ed esecutivi allora sarà complesso».
Il termine assegnato ai Comuni per la cantierizzazione è di 12 mesi elevabili a 24. Un tempo ragionevole?
«In 24 mesi non si fa fatica a cantierizzare anche perché se hai un progetto preliminare, mentre lo presenti per il finanziamento puoi contemporaneamente chiedere i pareri. Insomma, ci sono dei percorsi che, muovendosi in parallelo, accorciano i tempi».
Il decreto, che stanzia fondi notevoli, potrebbe essere un’ottima occasione per ristrutturare opere pubbliche incompiute. Una strada da battere?
«Certo perché ci sono cattedrali nel deserto abbandonate da trent’anni e questa potrebbe essere un’ottima occasione per recuperare tali opere. Io stesso sto valutando di agire su questo fronte anche perché le risorse in campo non sono poche».
Quindi, alla fine, la sua valutazione del decreto è positiva?
«Certamente sì se riusciremo a capire come finanziare la progettazione. Per questo mi rivolgo alla Regione: la strada dei fondi di rotazione è l’unica perseguibile».