L'intervista

«La politica governi il bilancio per dare risposte ai cittadini»: parla Piemontese

Michele De Feudis

Guida la pattuglia Dem nel governo regionale. Priorità: salute, Mes e infrastrutture

Rieletto a settembre con oltre 21mila preferenze, Raffaele Piemontese, riconfermato assessore al Bilancio (con delega alle Infrastrutture e Sport), è il nuovo vicepresidente della giunta Emiliano, nonché l’uomo forte del Pd nel governo regionale.

Piemontese, un vicepresidente della giunta a Foggia mancava da tempo…
«Da trent’anni. L’ultimo è stato Giuseppe Affatato del Psdi, con il presidente Bellomo nel 1990. Il mio è un riconoscimento che Emiliano dà alla Capitanata, terra che ha trovato con il centrosinistra un’attenzione non ricevuta in passato».

Quanto conta venire dalla “cantera” della sinistra per affermarsi in questo percorso?
«Ho 39 anni, sono un avvocato, ma la politica è stata la mia passione da sempre. Sono stato eletto già a 17 anni nel liceo classico Lanza di Foggia, come rappresentante degli studenti. Poi consigliere di facoltà con Area Nuova nell’ateneo dauno. A 28 ero il presidente del consiglio comunale. Poi ho guidato la federazione del Pd e lì ho conosciuto Emiliano».

Sempre d’accordo con il governatore?
«Abbiamo un rapporto di lealtà. Dico quello che penso e non sempre ho condiviso tutte le scelte di Michele. Nel 2015 sono entrato in Regione, e mi ha voluto al Bilancio…».

In quale leader della sinistra si riconosce?
«Nel primo Walter Veltroni del Pd a vocazione maggioritaria, quello del discorso del Lingotto».

Come la pandemia cambia la gestione del Bilancio della Regione?
«Una premessa».

Prego.
«Vivo l’assessorato non come un tecnico. Per me i numeri hanno un’ottica politica: rappresentano i bisogni della gente e le nostre scelte possono cambiare le vite, rendere più umana la degenza in casa di un malato, o meno complesso l’arrivo di una ambulanza per chi sta male. Adesso abbiamo stanziato un milione per nuove ambulanze. E’ inaccettabile vedere le file agli ingressi degli ospedali... Le dinamiche di bisogno vengono moltiplicate con il Covid».

Quali le risposte in campo?
«La nostra manovra di giugno anti-Covid è stata una delle più efficaci d’Italia: microcredito, Titolo II e Start hanno sostenuto settori sofferenti. Un commerciante di Foggia mi ha donato un paio di calze, ringraziandomi per il contributo regionale: “Senza quelle risorse avrei chiuso”, mi ha confessato».

La spesa sanitaria è predominante sul Bilancio. Ci vuole il Mes?
«Per fortuna abbiamo un bilancio regionale in salute, lo dice la Corte dei conti e Moody’s. Sul Mes pongo il tema di rivoluzionare la sanità. Per farlo ci vogliono risorse per assumere medici, che ora chiediamo in prestito a Cuba o all’Albania. E per cambiare la pubblica amministrazione è necessario sconfiggere la burocrazia con una grande semplificazione».

Ora ha la delega alle Infrastrutture. Quali opere vorrebbe vedere conclusa alla fine del suo mandato?
«La regionale n.8 Lecce-Melendugno, iniziata negli anni novanta, è ancora un cantiere. Non può andare così. Mi impegnerà per l’alta velocità, per velocizzare la dorsale adriatica, per il raddoppio della Termoli-Lesina. Ma il tema cruciale sarà quello dell’acqua: bisogna curare le infrastrutture idriche, come priorità accanto alla salute. La prossima potenziale crisi idrica potrebbe essere l’anno prossimo. E noi dobbiamo potenziare i nostri invasi a Occhito, manutenere i pozzi salentini e moltiplicare i dissalatori».

In giunta entrerà la 5S Rosa Barone. Con cui ha avuto epici scontri…
«Condivido la linea di Emiliano per quanto sono stato critico del Movimento. Il tema non è l’allargamento della maggioranza, ma come mai i grillini non hanno capito questa opportunità prima delle elezioni».

Nel centrosinistra stava per entrare anche il sindaco di Foggia Landella. Poi lei si è messo di traverso.
«Su certe cose sono intransigente. E ora Landella è nella Lega».

Con Emiliano…
«E’ un fratello maggiore e un padre politico. Ho fatto la campagna elettorale per lui più che per me, per dare ai pugliesi altri cinque anni con la sua energia».

Dopo il derby vinto dal Foggia contro il Bari gli ha mandato un sms di sfottò?
«È stata una soddisfazione, sono venuto gaudente in assessorato».

Il mondo sportivo pugliese è in coma per le restrizioni.
«Abbiamo già dato risorse nella manovra Covid. Ora ci vuole ora un intervento nazionale. In 5 anni ho decuplicato gli investimenti, finanziato impianti in quartieri popolari, e rinnovato le strutture degli oratori».

La colonna sonora della giunta?
«People have the power di Patti Smith».

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