GLI STUDI
Serve un’attesa armata per il vaccino anti-covid
Necessario tempo per le sperimentazioni, usare guanti e mascherina
Vaccino anti Sars-CoV-2, dove sei? E quello contro l’influenza stagionale va utilizzato? Che fare in questa minaccia di ripresa della offensiva numero due? Il vaccino anti Covid è entrato, anche in Italia (Spallanzani di Roma), nella fase clinica. Ma occorre tempo perché esso si dimostri sicuro ed efficace a prova di persone volontarie che ne abbiano fruito e di durata nel tempo della protezione. Nel mondo sono in corso numerose ricerche e prove che imboccano strade diverse per realizzare il vaccino migliore. Ma anche altri candidati vaccini sono in lavorazione avanzata ed attesa di conferma sul campo: 1) (vaccino di Reithera; 2)Takis insieme a Rottapharm Biotech (sfrutta l’azione di un frammento di DNA per stimolare reazione immunitaria); 3) piattaforma Irbm-Advent di Pomezia ed Oxford university per l’Astra- Zeneca, che utilizza un virus svelenato che si incarica di trasportare l’ammazza Sars-CoV-2; 4) dalla Cina, Beijing Institute of Biotechnology e CanSino Biologics; 5) di BioNTech e Pfizer (già in fase iniziale sull’uomo); 6) vaccino in preparazione in Australia che utilizza la proteina (S) o sue porzioni.
Vinca il (i) migliore (i). Una gara che non ammette scorciatoie: dal laboratorio, all’animale, all’uomo (cioè su migliaia di persone e per tempi adeguati) il passo non può essere breve né, tanto meno, affrettato. Chi crede che i giorni preventivati per avere risposte dal vaccino iniettato a persone (poche, per ora) possano essere sufficienti perché un vaccino abbia il “nulla osta” si sbaglia di grosso. Il rimedio assoluto vaccino deve essere non solo efficace in termini di anticorpi ma anche innocuo e di durata accettabile (non come il fiorir di una rosa). Se non ben sperimentato secondo linee classiche e severe, esso potrebbe diventare addirittura peggio del male che vuol combattere. Il vaccino “patentato, favorirà l’immunità di gregge segnerà la fine del covid-19.
Attendere Godot senza far nulla? Pericoloso e deleterio. Bisognerà attuare la tattica dell’attesa armata. E, cioè: mascherina e distanziamenti non sono un gioco. Vanno osservati con scrupolo. Nessuno se ne senta dispensato. Lavaggio frequente delle mani e sanificazione dell’ambiente. Cenni di saluto a distanza. Non condividere telefonini e dintorni. La vaccinazione contro l’influenza stagionale va fatta almeno dagli over 60 anni (auspicabile per altri che dovranno fornirsene in farmacia) e da chi appartiene a categorie a rischio: uno su 4 italiani. Gratuità, inoltre anche per bimbi di 0-6 anni. Si raggiungerebbe una situazione di tranquillità relativa se lo facessero almeno il 75%della popolazione.