Verso le elezioni

Regionali 2020 in Puglia, ticket Emiliano-M5s? Il Pd lo vuole, i grillini no

Michele De Feudis

Ma i grillini pugliesi non cedono su Laricchia. Il ritorno di Poli Bortone

BARI - Le pressioni per il ritiro della candidatura a governatore di Antonella Laricchia per il M5S, per convergere su quella di Michele Emiliano (spuntando il posto da vice nel ticket) sono un tema ricorrente, animato sia dai Dem che dai grillini più vicini al premier Conte. Il segretario regionale Pd Marco Lacarra prefigura un possibile ticket al fine di rendere più competitiva la coalizione uniformandola agli equilibri dell’esecutivo giallo-rosso, ma la risposta del gruppo dirigente pentastellato pugliese è netta: non si torna indietro e la Laricchia resta candidata come alternativa di governo rispetto a destra e sinistra.

Anna Macina, deputato M5S, componete della Affari costituzionali, chiarisce il quadro: «C’è qualcuno che ha voglia di inquinare i pozzi. Considero queste voci sul ritiro della Laricchia un tentativo di destabilizzare gli lettori. Ci presenteremo da soli. Siamo e restiamo alternativi tanto a Emiliano quanto a Fitto». Da qui una considerazione netta sulle «presunte» interferenze di Palazzo Chigi negli schemi delle regionali: «Chi tira in ballo il presidente Giuseppe Conte nelle regionali sbaglia. Quando si vota per le regionali, gli elettori devono scegliere il presidente della Regione, senza pensare a ripercussioni nazionali. Il miglior presidente per la Puglia - analizza la Macina - è Antonella Laricchia. Le voci di ticket per Emiliano con esponenti Cinque stelle? Sono fantapolitica. Emiliano dovrebbe concentrarsi solo sul dare risposte ai pugliesi. Noi da 5 anni lo critichiamo per le sue scelte assurde. La nostra opposizione è stata inflessibile».

C’è l’ipotesi di un nuovo voto su Rousseau per cambiare strategie? La Macina è chiara: «La candidatura della Laricchia non è in discussione, nasce da un processo democratico iniziato a dicembre con la condivisione con parlamentari, consiglieri regionali, attivisti di base. Siamo alternativi, non ci sono possibilità di convergenze. Chi la pensa in maniera diversa è solo una minoranza. Rispetto l’opinione del collega Lattanzio, ma non la condivido e la considero marginale rispetto all’orientamento maggioritario dell’intero gruppo parlamentare pugliese».

Un candidato governatore del Ms-Ft «contro Fitto»?

Intanto si va profilando la sesta candidatura a governatore: è quella che Adriana Poli Bortone, già sindaco di Lecce per la destra, definisce come «la proposta politica degli indignati con Giorgia Meloni che ha indicato Raffaele Fitto come candidato della destra. La storia del politico di Maglie non può essere sovrapponibile alla vera destra». La Poli, ora consigliere comunale nel capoluogo salentino (già in quel frangente rivale del centrodestra che sostenne come candidato sindaco il meloniano Erio Congedo), specifica che «il raggruppamento dei delusi a destra parteciperà con le liste del Movimento Sociale Fiamma Tricolore e con Io Sud». C’è però ancora riserbo sul candidato presidente: «Io non mi candiderò - conclude l’ex ministro dell’Agricoltura nel primo governo Berlusconi - ma abbiamo raccolto la disponibilità di una imprenditrice e di un uomo di cultura della destra».

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