L'emergenza

Foggia, il coronavirus uccide un carabiniere 57enne di San Severo

Redazione online

L'uomo, brigadiere capo, aveva 57 anni, ed era ricoverato da 25 marzo. Il sindaco di Lucera: gentile e disponibile

FOGGIA - Un brigadiere capo dei carabinieri, positivo al Coronavirus, è morto la scorsa notte al Policlinico Riuniti di Foggia dove era ricoverato dal 25 marzo. Il militare aveva 57 anni, era originario di San Severo e prestava servizio nella Compagnia di Lucera. «Chi lo conosceva lo apprezzava per la sua gentilezza e disponibilità verso tutti», scrive su Facebook il sindaco di Lucera, Antonio Tutolo.

I colleghi dell’Arma lo ricordano come «un militare di gran cuore che amava il suo lavoro. Un uomo dalla profonda educazione, sempre disponibile con gli altri».

IL MINISTRO GUERINI - «Mi unisco al profondo dolore che ha colpito la famiglia del Brigadiere Capo Santoro, che dopo aver combattuto contro il contagio del Covid19 si è spento questa notte nell’ospedale di Foggia. Un tragico avvenimento che testimonia lo straordinario senso del dovere e la forza irreprensibile che accompagna ogni giorno il servizio dei nostri Carabinieri. A tutti loro va l’abbraccio della Difesa e degli italiani». Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

«Per l’Arma - sottolinea Guerini - un bilancio finora altissimo, in una regione dove la sua presenza capillare, anche grazie a Reparti di eccellenza recentemente costituiti, è garanzia imprescindibile di sicurezza e legalità per tutti i cittadini. A tutti gli uomini e le donne dell’Arma, in questo momento di profonda commozione voglio ribadire, ancora una volta, il mio grazie: grazie perché tutti i giorni rischiate la vostra vita per difendere la nostra, grazie per credere con coraggio in quello che fate. A tutti voi, a tutti gli italiani e, in particolare modo, a tutti coloro che hanno sofferto la perdita di un proprio caro rinnovo la mia vicinanza».

IL SOTTOSEGRETARIO TOFALO - Il sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo, appresa la notizia della morte del Brigadiere Capo Claudio Santoro, esprime «sentimenti di profondo cordoglio e sentita partecipazione al grave lutto che ha colpito la famiglia. Una notizia dolorosa per tutta la Difesa. Mi unisco al dolore dei familiari e dell’Arma dei Carabinieri che ancora una volta piange un collega».
«In un momento particolarmente difficile per il Paese - aggiunge Tofalo - ringrazio tutto il personale, militare e civile, della Difesa che sta dando grandissima prova di professionalità e generosità continuando a lavorare senza sosta, in prima linea, per l’emergenza».

CORDOGLIO DELL'ARMA - Anche Il comandante generale, Giovanni Nistri, e tutta l’Arma «si stringono compatti intorno alla compagna, e in particolare alle due figlie.

Il militare, entrato nell’Arma nel 1981, aveva assunto l'attuale incarico pochi mesi fa, dopo aver trascorso un lungo periodo presso l’Aliquota Radiomobile di Lucera e di Vico del Gargano. Precedentemente aveva prestato servizio presso le Stazioni Carabinieri di Lucera, Vieste, Presicce e presso il 32/o Stormo dell’Aeronautica militare di Amendola.

«Una vita dedicata al dovere, all’Istituzione e soprattutto ai cittadini», scrive in una nota il comando generale dei Carabinieri.

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