Per non dimenticare

Foibe, vigilia del «Giorno del Ricordo», Loizzo: «Riflettiamo sugli errori del passato»

Redazione online

Il presidente del Consiglio regionale della Puglia ricorda che quella di domani deve essere una giornata di riflessione, «per ripetere tutti insieme "mai più" e trasmettere ai giovani il valore della memoria»

BARI - «Giorno del Ricordo 2020, un’altra giornata di riflessione sugli errori del passato, per ripetere tutti insieme "mai più" e trasmettere ai giovani il valore della memoria». Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, alla vigilia del Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe.

«Ogni 10 febbraio, dal 2004 - sottolinea - torniamo sugli eventi dolorosi al confine orientale. Anni di silenzio sulle vicende del secondo dopoguerra hanno nascosto le sofferenze della popolazione giuliano-dalmata di lingua italiana, in una pagina che oltre all’esilio ha visto crudeltà feroci, con la morte nelle foibe e le violenze etniche».
«In quei territori - prosegue - i guasti dei nazionalismi hanno scatenato il male: alle politiche di italianizzazione forzata dopo il 1918, si replicò con eccidi e regolamenti di conti alla caduta del fascismo e alla fine della guerra. Prima la tragedia delle foibe, nel 1943 e nel 1945, poi la slavizzazione diametralmente opposta, attuata dalla Jugoslavia di Tito. Oltre 250mila esuli di ogni età vennero costretti ad abbandonare case, averi, affetti. L’Italia prostrata non aveva risorse per ricevere tanti rifugiati. Non si trovò che ospitarli soprattutto collettivamente, in condizioni disagiate».
«Si distinse sempre la Puglia - ricorda Loizzo - vennero allestiti campi tra l’altro ad Altamura, Santeramo, Barletta e Bari. Non furono anni facili ma molte famiglie seppero mettere radici e assicurare un futuro ai propri cari, contribuendo allo sviluppo dei territori».

«Oggi - conclude - valorizziamo il patrimonio culturale e storico degli italiani d’Istria, Fiume e delle coste dalmate e ci rivolgiamo alle giovani generazioni, perché va scritta una storia condivisa del nostro Paese, che ha riscattato la guerra fascista con la Resistenza ed è stato tra i costruttori dell’Europa unita, che ha cancellato i grandi conflitti mondiali dal futuro del continente dov'erano divampati».

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