sanità
Lavanolo nelle Asl pugliesi: sbloccata gara, c'è un ribasso da 22mln
InnovaPuglia accelera sul maxiappalto bandito nel 2017
Si sblocca la maxigara regionale per il servizio di lavanolo nelle Asl pugliesi bandita nel 2017 da InnovaPuglia. «Congelata» per mesi tra ricorsi amministrativi e in attesa di pareri e delibere delle varie autorità preposte, la società partecipata al 100% dalla Regione che sovrintende alle gare per l’acquisizione di beni e servizi della sanità pugliese, preme sull’acceleratore. Parliamo della fornitura a noleggio e del lavaggio di biancheria (dalle lenzuola alle divise) e materassi degli ospedali, nonché della logistica e del trasporto, tutti servizi finora svolti nella gran parte degli ospedali pugliesi in regime di proroga. Ieri, dunque, c’è stato un importante passo avanti.
La Commissione aggiudicatrice, presieduta dal magistrato in pensione Marco Dinapoli, ex aggiunto a Bari ed ex procuratore della Repubblica di Brindisi, ha stilato la graduatoria delle quattro offerte pervenute.
Primo classificato è risultato, il raggruppamento temporaneo d’imprese (Rti), a trazione pugliese composto da Lavit (capofila), Lavanderia industriale Fratelli Bernard e Servizi Ospedalieri, la cui proposta ha superato quelle presentate dagli altri tre concorrenti, ovvero l’abruzzese Hospital Service, il colosso Servizi Italia (Coop Service) e Adapta di Pomezia. Il criterio per l’aggiudicazione, ricordiamo, era sia di tipo «qualitativo», che di carattere economico, in gergo tecnico detto dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
La base d’asta era stata fissata da InnovaPuglia in quasi 134 milioni di euro per tutte le strutture sanitarie pubbliche della Regione e per la durata di cinque anni, eventualmente prorogabili per altri due e per complessivi 187 milioni di euro. I ribassi proposti dalle aziende concorrenti si sono attestati tra il 4% e il 29%. Il raggruppamento costituito da tre imprese e risultato primo in graduatoria, ha proposto un ribasso che garantirebbe per le casse regionali un risparmio di circa 22 milioni di euro in cinque anni. Proprio sul tema del risparmio si era battuto il consigliere regionale Mario Conca (M5S) il quale da sempre si è detto contrario alla gara, ritenendo che i prezzi posti a base d’asta fossero troppo alti.
Conca si era anche rivolto all’Anac, contestando pure la scelta di avere optato per il lotto unico, ma InnovaPuglia, forte di alcune decisioni della giustizia amministrativa, nonché di alcuni pareri e delibere espressi dalle diverse autorità che si occupano di appalti pubblici e concorrenza, nonché della magistratura contabile, è andata avanti, nella convinzione delle proprie ragioni. Adesso, dunque, almeno questo è l’auspicio, si sblocca la procedura che, sempre nelle intenzioni di InnovaPuglia, dovrebbe archiviare la stagione delle proroghe nel servizio, spuntando anche un risparmio significativo per i cittadini pugliesi. Si parte dal lavanolo, dunque, per poi allungare lo sguardo ad altri servizi ancora in regime di proroga.