«Lo Stato schiera una task-force contro la mafia in Puglia». Ad annunciarlo è la ministra dell’ Interno, Luciana Lamorgese, in un colloquio con la stampa nel quale parla di «una escalation che non può passare inosservata. Ma penso - aggiunge - che sia un segnale di debolezza, non di forza della criminalità. Hanno paura che le cose cambino». Sul territorio ci saranno venti investigatori in più.
«Lo Stato - sottolinea Lamorgese - farà la sua parte. Il 15 febbraio si inaugura una sezione operativa della Dia, la direzione investigativa antimafia. Saranno una ventina di investigatori. Intanto ho concordato con il Capo della polizia, il prefetto Gabrielli, che manderemo consistenti rinforzi nell’ immediato, per accompagnare questa reazione e dare un segnale tangibile alla comunità con la presenza delle forze di polizia».
I NUOVI ARRIVI - Si tratta di poliziotti di esperienza, provenienti da altre province, alcuni dei quali appositamente specializzati nell’espletamento di servizi particolarmente delicati, come quelli a tutela delle persone sottoposte a protezione personale per avere denunziato la mafia ed il racket delle estorsioni.
I nuovi agenti lavoreranno, fianco a fianco, con gli altri operatori della Questura di Foggia e saranno impiegati nell’azione di prevenzione e di repressione dei reati in città. Aumenteranno i posti di controllo sul territorio e vi sarà un rafforzamento dei servizi posti a tutela della collettività.