La decisione

Regione Puglia, sì del Consiglio a riforma protezione civile

Redazione online

All’unanimità passa il disegno di legge dell’assessore Nunziante

BARI -  Il consiglio della Regione Puglia ha approvato il disegno di legge relativo alla riforma del «Sistema regionale di Protezione civile» proposto dall’assessore regionale Antonio Nunziante. Il testo, approvato all’unanimità con alcuni emendamenti, ha l’obiettivo di armonizzare le disposizioni regionali al rinnovato contesto normativo nazionale di riferimento. Nel dispositivo legislativo vengono individuati i principi fondamentali, l’oggetto e le finalità della normativa, definendo la tipologia degli eventi di rilevanza per la protezione civile e gli ambiti d’intervento istituzionale. Vengono definite le attività del sistema regionale di protezione civile, inquadrandole nel contesto normativo nazionale, ma anche le funzioni della Regione e dei Comuni. Individua i soggetti che compongono il sistema regionale di protezione civile, ampliandone il contesto in coerenza con il principio che vuole la maggiore partecipazione possibile alle attività. In tal senso, è prevista un’attiva partecipazione delle istituzioni universitarie e degli enti di ricerca competenti nelle materie di interesse. Così come viene ampliato il ruolo della cittadinanza attiva. Infatti, è prevista l’istituzione presso la Presidenza della Giunta regionale del Nucleo di cittadinanza attiva per la promozione di attività di protezione civile. Vengono illustrate le condizioni e le modalità per la dichiarazione dello stato di emergenza sul territorio regionale da parte del presidente della Giunta regionale, ma anche le procedure di approvazione da parte del Consiglio regionale, su proposta della Giunta, del programma regionale in materia di programmazione per la previsione e la prevenzione dei rischi, aggiornato annualmente in relazione alle necessità sopravvenute, e con validità triennale. Nella norma viene previsto che la Regione si avvalga, ove necessario e anche tramite le Prefetture, della collaborazione, del supporto e della consulenza tecnica di strutture specialistiche operanti nel territorio regionale (Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, Corpo delle Capitanerie di porto, Croce rossa italiana, Servizio sanitario regionale, Corpo Nazionale Soccorso alpino e speleologico regionale, Forze armate, Forze di polizia). Infine, sono previste anche forme e modalità di organizzazione della colonna mobile regionale di protezione civile per interventi al di fuori del territorio regionale e nazionale. 

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