Sabato 06 Settembre 2025 | 20:44

Monopoli, 17enne morto sotto la doccia dopo visita in ospedale: 2 indagati

 
Eustachio Cazzorla

Reporter:

Eustachio Cazzorla

Monopoli, visitato in ospedale per «mal d'orecchi»: 17enne muore mentre fa la doccia

La Procura ha ordinato l'autopsia: indagati due medici. Qualche mese fa il ragazzo aveva perso il padre

Martedì 20 Agosto 2019, 08:00

18:23

INDAGATI DUE MEDICI

Due medici in servizio all’ospedale di Monopoli sono indagati per la morte del 17enne Giulio Vitti, deceduto domenica a seguito di un malore in casa, due giorni dopo essere andato al pronto soccorso del nosocomio con febbre e una sospetta otite e dimesso dopo le cure. L’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Bari, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, è un atto dovuto in attesa di conoscere l’esito dell’autopsia eseguita questa mattina sul corpo del ragazzo.

I due indagati sono il medico del pronto soccorso e il suo collega otorino che venerdì scorso hanno visitato e curato il 17enne prima di dimetterlo e mandarlo a casa con una terapia antibiotica. L’autopsia, i cui esiti si conosceranno tra 90 giorni, è stata eseguita dal medico legale Biagio Solarino e dall’otorinolaringoiatra Michele Barbara, in qualità di consulenti della Procura. Anche la famiglia ha nominato un proprio consulente di parte, Maurizio Scarpa, che ha partecipato agli accertamenti medico-legali. (

LA MORTE SOTTO LA DOCCIA

Morire a 17 anni per un infarto sotto la doccia dopo avere accusato un mal d’orecchio. Inaccettabile. Ma sarà l’autopsia a chiarire le vere cause che hanno stroncato la giovane vita in un pomeriggio di sole. Sembra incredibile ma è successo domenica pomeriggio, nel giro di pochi attimi intorno alle 17. Le urla strazianti della madre e le richieste di aiuto hanno subito allertato i vicini che hanno a loro volta chiamato la polizia e il 118. Una Volante del locale commissariato di pubblica sicurezza diretto dal vicequestore Walter Lomagno si è fiondata fulminea sul luogo della chiamata nei pressi della stazione ferroviaria.

E pensare che doveva essere un normale pomeriggio di metà agosto. Quello in cui ci si preparava per il compleanno di sabato: 18 anni sono un traguardo nella vita di ognuno. Festeggiare in grande per questo ragazzo che frequentava l’Ipsiam (l’ex Marittimo) di Monopoli era un modo per cercare di superare l’altro grande dolore per la perdita dell’amato padre, Onofrio, 56 anni, il 31 marzo scorso.

Quello di domenica era il pomeriggio in cui si facevano i progetti, per la scuola di calcio che presto avrebbe riaperto i battenti, i guanti da portiere erano pronti per sporcarsi di erba. Poi il compleanno imminente, i progetti con la mamma, la sorella. Si cercava di insabbiare il dolore che aveva messo così presto e a dura prova la famiglia. E non c’è stato nemmeno il tempo di pensare che già un altro dolore si era affacciato da qualche giorno. Questa volta a un orecchio.

Per questo il ragazzo si era recato al reparto di otorino dell’Ospedale San Giacomo. Difficile fare ipotesi su cosa ha realmente stroncato il suo giovane cuore. Le risposte emergeranno solo dall’autopsia prevista fra oggi e domani nel Policlinico di Bari.

Bravo, educato, rispettoso. Non aveva proseguito gli studi oltre la scuola dell’obbligo, ma amava lo sport, i viaggi e frequentare gli amici. Un ragazzo come tanti della sua età, senza grilli per la testa ma con tanta voglia di vivere, di giocare ai videogiochi guardare la tivù quanto basta e stare con gli altri.

Sul posto gli agenti della volante hanno messo in campo tutti gli sforzi possibili per rianimarlo nell’attesa dei sanitari del 118. Ma il giovane non respirava e diventava sempre di più cianotico. È stato trasportato in Ospedale, al San Giacomo, ma non è trascorso molto tempo che ne è stato constatato, purtroppo, il decesso.

La città, dopo i due tremendi incidenti mortali, è scossa da questa morte che ha dell’incredibile. Solo l’autopsia potrà dire cosa realmente ha strappato alla vita il giovane. Per questo i referti della visita in Ospedale nei giorni scorsi sono stati posti sotto sequestro nell’attesa del responso dell’esame autoptico. Si verifica anche tra le medicine che il giovane può avere assunto nei giorni scorsi per curarsi. Ma è ancora presto per un responso e quindi per potere fissare la data delle esequie. «Una vita non dovrebbe finire a 17 anni» commenta un’amica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)