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Bari, Polo unico giudiziario: firmato a Roma protocollo, via all'iter

 
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Bari, Polo unico giudiziario: firma Roma, via all'iter

A disposizione 94 milioni di euro per la sede unica degli uffici giudiziari nelle ex Casermette

Martedì 30 Luglio 2019, 18:52

19:17

È stato sottoscritto a Roma, nella sede del Ministero della Giustizia, il protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione del 'Polo della giustizia di Barì nell’area delle ex caserme dismesse Capozzi e Milano. Il Ministero ha confermato la disponibilità di 94,7 milioni di euro. Alla firma erano presenti i ministri Alfonso Bonafede e Danilo Toninelli. Il documento è stato sottoscritto da Ministero, Agenzia del Demanio, Città metropolitana e Comune di Bari, Provveditorato interregionale delle Opere Pubbliche, Corte d’Appello e Procura generale di Bari.

Attualmente Procura e Tribunale Penale sono ospitati nella cosiddetta 'soluzione pontè di via Dioguardi, al quartiere Poggiofranco di Bari (con contratto di 6 anni rinnovabili per un ulteriore sessennio), in attesa della realizzazione del Polo e dopo lo sgombero, un anno fa, per inagibilità e rischio crollo dell’ex Palagiustizia di via Nazariantz.

«Mi auguro questa firma rappresenti un vincolo sul futuro - sottolinea il sindaco di Bari, Antonio Decaro - chiunque nei prossimi anni sarà sindaco o ministro o siederà ai vertici della giustizia cittadina non potrà tornare indietro e annullare gli sforzi, il lavoro e i sacrifici fatti fino ad oggi per giungere a questo obiettivo. Il Polo della Giustizia barese oggi deve essere una certezza».

MINISTRO: DALLE TENDE ALLA PROSPETTIVA

Un anno fa a Bari la giustizia si celebrava nelle tende, dopo un anno e dopo aver sistemato gli uffici in una soluzione ponte, c'è la prospettiva di una cittadella giudiziaria». È il commento del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, alla firma del protocollo d’intesa sottoscritto oggi negli uffici di via Arenula. «Una soluzione - aggiunge Bonafede - che serve anche a recuperare immobili inutilizzati appartenenti allo Stato, creando così sinergie fra istituzioni, risparmio sui costi e sostenibilità».

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