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San Severo, 32enne strangolata, fidanzato si costituisce
Lei voleva interrompere relazione

San Severo, 32enne strangolata, fidanzato si costituisce
Lei voleva interrompere relazione

 
Redazione on line

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polizia questura di Foggia

Il luogo del delitto (foto Maizzi)

Il presunto assassino, 37enne, fa uso di farmaci: si è presentato in Questura

Giovedì 11 Luglio 2019, 19:24

12 Luglio 2019, 17:37

Una donna di 32 anni, Roberta Perillo, è stata uccisa nel pomeriggio di ieri a San Severo, nel Foggiano. La donna è stata trovata morta nella vasca da bagno nel suo appartamento. Preceduto da una telefonata del suo legale, si è presentato in questura il fidanzato, Francesco D’Angelo, di 37 anni, accompagnato dal padre, per confessare l’omicidio.

L’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite. L’uomo, a quanto si apprende, è in stato confusionale, fa uso di farmaci ed è stato tratto in arresto con l’accusa di omicidio. 

Ha confessato di aver strangolato la fidanzata ma ha un ricordo confuso di quanto accaduto nell’appartamento di via Rodi a San Severo, Francesco D’Angelo, il 37enne fermato con l’accusa di omicidio nei confronti della fidanzata Roberta Perillo di 32 anni. L’uomo è stato interrogato nella tarda serata di ieri dal pubblico ministero Alessio Marangelli della procura di Foggia al quale ha più volte ribadito di ricordare pochissimo di quanto accaduto, piangendo continuamente.

Secondo quanto trapela fino a questo momento pare che ieri pomeriggio i due giovani, fidanzati da due mesi, abbiamo avuto un diverbio per cause ancora da accertare. A quanto si apprende Francesco D’Angelo, con problemi psichici, avrebbe minacciato di lanciarsi dal balcone e lei lo avrebbe fermato. Poi,secondo il suo stesso racconto, c'è stato un black out. L’ultimo ricordo che l’uomo ha del pomeriggio è quello della fidanzata adagiata nella vasca da bagno mentre cercava di rianimarla. A quel punto si è recato a casa del padre in stato confusionale sostenendo di aver fatto del male a Roberta. È stato lo stesso genitore ad accompagnare il figlio in questura per costituirsi. D’Angelo, che inizialmente non ricordava neppure il luogo preciso dell’omicidio, ha detto di credere di aver strangolato la sua fidanzata perché provava un forte dolore alle mani.

LA RAGAZZA VOLEVA INTERROMPERE LA RELAZIONE - Non aveva un lavoro stabile e viveva sola nell’appartamento di Via Rodi a San Severo Roberta Perillo, di 32 anni, uccisa ieri pomeriggio dal fidanzato Francesco D’Angelo che poi ha confessato il delitto. La ragazza è stata ritrovata riversa nella vasca da bagno con ecchimosi sparse sul collo ma senza altri segni di violenza.

Secondo quando accertato fino a questo momento dagli agenti della squadra mobile di Foggia i due già nei giorni precedenti avevano avuto una serie di litigi. Pare che lei volesse interrompere la relazione e che questa sia stata la ragione anche della lite scoppiata ieri e conclusasi tragicamente. Nei prossimi giorni sarà disposta l’autopsia sul cadavere della giovane sanseverese che potrà chiarire meglio la dinamica dell’accaduto.

FIORI DAVANTI A CASA DELLA VITTIMA - Un orsetto di peluche e un mazzo di fiori bianchi lasciati questa mattina davanti al portone di ingresso del palazzo di San Severo, dove ieri pomeriggio è stata uccisa Roberta Perillo. La donna viveva da pochi mesi nella mansarda dello stabile a tre piani.

«La conoscevamo poco - racconta la titolare di un supermercato della zona. Era venuta ad abitare in questo quartiere da pochissimo. L’ultima volta che ho visto Roberta è stato un paio di giorni fa quando le ho preparato il panino prima di recarsi al lavoro». Secondo le voci che circolano nella zona, pare che ieri Roberta sia rimasta a casa per un problema di salute e che nel pomeriggio lei e Francesco D’Angelo si siano visti per chiarirsi dopo la decisione della donna di interrompere la relazione. Intanto le telecamere delle attività commerciali della zona avrebbero immortalato il momento in cui Francesco D’Angelo si è presentato a casa della vittima.

L’omicidio si sarebbe consumato in poco meno di un’ora. "L'uomo - racconta la titolare di un negozio della zona che ha fornito le immagini della videosorveglianza alla polizia - è arrivato in via Rodi verso le 14.20. Ha atteso 10 minuti in auto, poi è entrato nel portone. È uscito verso le 15.30».

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