La protesta
Gioco legale in Puglia, sul «distanziometro» si torna a 250 metri dalle scuole
Fuori il consiglio regionale la protesta dei sindacati, che poi plaudono: salvi 2.800 occupati
La Puglia ha una nuova legge regionale «sul contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico». L’approvazione del nuovo dispositivo è stata salutata ieri pomeriggio da urla di giubilo, trombe e canti dei circa trecento proprietari, operatori e addetti delle sale scommesse che dalla mattina presidiavano con un sit-in l’ingresso del palazzo del Consiglio regionale.
La legge è stata approvata con 37 voti a favore (maggioranza più centrodestra), mentre il M5S ha votato contro (con 6 voti). La votazione ha modificato alcuni aspetti della legge n.43 del 2013, che entrerà in vigore a partire dal 13 giugno. Due i punti salienti: la distanza delle sale da gioco dai luoghi sensibili (scuole, chiese, asili e ospedali) riguarderà solo le nuove aperture; il distanziometro ha adesso il parametro della distanza di 250 metri (non più entro i cinquecento dagli stessi luoghi sensibili).
L’approvazione dei vari emendamenti è stata lunga e complessa e ha registrato la forte opposizione del M5S, con dichiarazioni di voto al fulmicotone del consigliere grillino Marco Galante che ha attaccato i colleghi favorevoli facendo presente che questa legge «riguardava solo i lavoratori e non le famiglie e i malati di ludopatia». Il capogruppo di Direzione Italia, Ignazio Zullo, ha salutato l’assenza del governatore Michele Emiliano durante la votazione «come un fatto positivo, perché è ormai elemento divisivo». «La legge - ha specificato il fittiano - poi sarà monitorata per valutarne l’efficacia».
Il gruppo di Forza Italia - Nino Marmo, Giandiego Gatta, Domenico Damascelli e Francesca Franzoso - ha diffuso una nota per chiarire la sua posizione: «Bisogna investire sulla cultura e sull’educazione, perché sono le uniche armi che si possono fornire ai cittadini per difendersi da ogni forma di vizio patologico. Bisogna occuparsi, cosa che non si sta facendo, della cura e dell'assistenza di chi è entrato in un tunnel distruttivo per la sua esistenza». Sul tema il presidente de La Puglia con Emiliano e vicepresidente della III Commissione Sanità, Paolo Pellegrino, ha evidenziato la necessità di «un’azione più incisiva da parte della Regione per prevenire una piaga sociale che rovina economicamente e socialmente le famiglie e che attira sempre più i giovanissimi». Soddisfatti i sindacati. Antonio Arcadio della Fisascat Cisl: «Il Consiglio regionale ha salvato tutte le aziende che già operano e di conseguenza tutti lavoratori, scongiurando il dramma occupazionale per 13 mila lavoratori». Dura l’opposizione dei pentastellati: «Nel contrasto all’azzardopatia registriamo un voltafaccia vergognoso da parte degli stessi consiglieri di destra e sinistra che approvarono quella norma e che anzi all'epoca l'avrebbero voluta ancora più restrittiva. Il tutto avviene nella totale indifferenza di Emiliano che ha avuto un atteggiamento da Ponzio Pilato imbarazzante». Secondo i dati dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli in Puglia ci sono 1.016 punti vendita autorizzati a raccogliere gioco, presenti in 187 comuni, con oltre oltre 2.800, più gli addetti ai bingo, i punti di concorsi a pronostico e i punti vendite a scommesse.