Bari, Cornacchini: è come la pastiera, un dolce buonissimo Roccella-Bari: 2-1 Rivedi la diretta

Davide Lattanzi

Sarà una passerella. Una tappa di avvicinamento verso la poule scudetto. Il Bari già promosso in serie C da due turni non ha molto da chiedere alla sfida di Roccella che chiuderà la regular season del girone I di serie D. Per gli jonici la posta in palio è consistente. Pur dovendo comunque transitare dai playout per non scendere in Eccellenza, la compagine calabrese cercherà il successo per migliorare la sua classifica, sperando di superare Locri e Città di Messina e partire da una posizione migliore negli spareggi salvezza.

I galletti, dunque, dovranno trovare energie mentali ed orgoglio pur di onorare il campionato. Magari cercando ancora un successo. Ci tiene, Giovanni Cornacchini che rimarca quanto sia stata impegnativa la stagione e come non sia stato semplice dominarla. «Il mio Bari è come la pastiera», afferma il trainer marchigiano utilizzando una metafora culinaria. «Magari non è proprio un tipico dolce di queste parti, ma ho un debole per quella che mi prepara una signora della città vecchia. È un alimento che sintetizza i canoni di questo campionato poiché è apparentemente facile da preparare, ma in realtà ha bisogno di diversi passaggi, di molta cura dei dettagli, della giusta temperatura di cottura, ma soprattutto che tutti gli ingredienti siano equilibrati e ben amalgamanti fra loro. Per il Bari sembrava tutto facile, ma dietro questo risultato c’è stato davvero molto lavoro. Certo, gli stimoli che dà questa piazza non sono comparabili con la categoria. Il San Nicola è uno stadio incredibile e lo è anche la tifoseria biancorossa. Per me, che mi alimento di passione e pressioni, sarebbe stato eccitante vivere il Bari come calciatore. Immagino ad esempio che segnare sotto la curva Nord piena debba essere un’esperienza indimenticabile per un attaccante».

Il vantaggio della trasferta calabrese sarà gratificare e dare spazio a chi ne ha avuto meno nel corso del torneo. Perché la coesione è stata una delle parole chiave nella gestione del coach originario di Fano. «Quando dico che conta la forza del gruppo non mento», prosegue Cornacchini. «È chiaro che ci siano alcuni calciatori che hanno una classe e un talento superiori, ma non possono fare tutto da soli. I “gregari” spesso sono più importanti, perché si caricano il lavoro sporco e mettono gli elementi con maggiore qualità nelle condizioni di finalizzare ed esprimere il proprio gioco. Le individualità, se non sono supportate un gruppo solido e forte non sempre riescono a fare la differenza. Ecco perché un singolo perfetto non esiste, ma se dovessi immaginare tre caratteristiche fondamentali in un atleta, direi personalità, umiltà e tenacia. Abbiamo lavorato tutto l’anno sul senso di abnegazione e sacrificio, sull’anteporre l’obiettivo finale e la squadra ai personalismi. Penso che questo abbia influito sul fatto che siano andati in gol ben 17 ragazzi sui 24 utilizzati. Non c’è stata competizione tra loro, ma grande concretezza e capacità di mettere i compagni nelle condizioni di sbloccare, chiudere o riprendere una partita».

C’è chi si proietta già alla poule scudetto, ma Cornacchini non perde di vista il presente. «Aver già vinto il campionato - replica - non ci deve in alcun modo far rilassare mentalmente né oggi, né dopo. Il Roccella giocherà a viso aperto e troveremo un ambiente caldo. Ma noi dobbiamo giocare la nostra gara, per vincere come abbiamo sempre fatto. Poi penseremo alla poule scudetto che è un obiettivo della società: dato che gli impegni si susseguiranno a ritmo serrato, è scontato che dovremo ricorrere ad un po’ di turn over. Qauli avversarie temo sulla strada del tricolore? Sulla carta, ci sono tante squadre competitive: Lecco, Como, lo stesso Picerno (al quale manca un punto per la matematica promozione, ndc). Ma è inutile pensarci adesso. La nostra forza è stata affrontare un match per volta. E sarà così anche in questa prestigiosa coda del torneo».

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ROCCELLA-BARI: LA DIRETTA

Roccella-Bari, le formazioni

Roccella (4-4-1-1): Scuffia, Zukic, Ngom, Cordova, Amelio; Mbaye, Diop, Osei, Filippone; Pizzutelli; Messina.

Bari (4-4-2): Marfella, Aloisi, Cacioli, Di Cesare, Quagliata; Liguori, Feola, Hamlili, Neglia; Iadaresta, Pozzebon.

Classica gara di fine stagione a ritmi molto blandi. Primi 15' privi di vere occasioni da gol

Anche la mezzora fila via senza emozioni: portieri disimpegnati. Solo velleitari tentativi dalla distanza

36' Finalmente uno squillo del Bari: combinazione tra Iadaresta e Neglia che calcia forte di sinistro, con palla appena a lato

41' Nel Bari ammonito Di Cesare

42' Gol del Roccella: Amelio calcia una gran punizione da 25 metri e batte Marfella. Roccella-Bari 1-0

45' Reagisce il Bari: gran tiro di Neglia e parata di Scuffia che riesce a deviare

47' Nel Roccella ammonito Messina

Finito il primo tempo: Roccella-Bari 1-0

57' Doppio cambio nel Bari: entrano Mutti e Nannini, escono Pozzebon e Quagliata

59' Ci prova il Roccella: tiro dalla distanza di Mbaye che Marfella disinnesca in due tempi

61' Grande occasione per il Bari: Neglia per Iadaresta che da ottima posizione mette a lato di testa

63' Nel Bari entra Langella ed esce Liguori. Nel Roccella entra Asselti ed esce Filippone

64' Gol del Bari: cross da sinistra di Langella, prolunga Iadaresta e Feola segna in scivolata. Roccella-Bari 1-1

70' Quarto cambio nel Bari: entra Bianchi per Aloisi

79' Grande occasione per il Bari: sponda di Iadaresta per Neglia che calcia appena fuori

85' Nel Roccella entra Tassone ed esce Ngom

92' Nel Roccella entra Konedo ed esce Messina

94' Gol del Roccella: l'arbitro Di Giovanni concede un rigore inesistente per i calabresi per un presunto mani di Di Cesare (che ha invece la braccia attaccate al corpo). Dal dischetto Pizzutelli trasforma. Roccella-Bari 2-1

Finisce la partita. Roccella-Bari 2-1. Il Bari chiude la regular season con una sconfitta, ma i biancorossi erano già matematicamente promossi. Dalla prossima settimana comincerà la poule scudetto.

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