Il caso

Bari, studentessa aggredita dall'ex: per lui disposto divieto d'avvicinamento

Redazione online

Dopo il racconto shock in Questura: «Pugni, testa sbattuta e anche le dita in gola».

BARI - Nella serata di ieri la Squadra Mobile della Polizia di Stato di Bari  ha notificato la misura cautelare, disposta dal GIP del Tribunale di Bari, del divieto di avvicinamento nei confronti dell’ ex marito di Megane, la cittadina camerunense di 23 anni e studentessa dell'Università di Bari, che lo scorso 31 gennaio aveva denunciato, anche tramite il proprio profilo Instagram, di essere stata vittima di una brutale aggressione.

Al suo ex, un 24enne di Gravina in Puglia, anche lui studente universitario, la Procura di Bari contesta i reati di rapina e lesioni aggravate, per averla ferita e averle sottratto il telefono cellulare.

Le indagini della Squadra Mobile della Questura di Bari, coordinate dal pm Claudio Pinto, si sono basate sul racconto della vittima e di alcuni testimoni. In pochi giorni gli investigatori hanno raccolto elementi di colpevolezza nei confronti dell’indagato, consentendo alla Procura di richiedere il provvedimento cautelare.

Stando alla denuncia della vittima, il suo ex marito l'avrebbe picchiata al termine di un litigio perché non accettava la fine della loro relazione, colpendola con pugni sul volto e sbattendole la testa contro la portiera dell’auto nella quale i due si erano appartati per discutere.

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