BARI - Prosegue la mobilitazione del mondo agricolo pugliese, indetta ad oltranza dallo scorso lunedì 10 dicembre da Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative di Puglia. Lunedì scorso i rappresentanti delle organizzazioni, con indosso 'gilet arancionì, hanno sostato a lungo in una sala della sede del Consiglio regionale della Puglia, per rappresentare la rabbia degli agricoltori fortemente danneggiati dalle gelate di inizio anno, dalla Xylella fastidiosa e da un PSR «in forte ritardo».
Ieri pomeriggio si è svolta la riunione convocata dall’assessore regionale Leonardo Di Gioia. Quest’ultimo si è impegnato a chiedere al Ministro per le Politiche Agricole Gian Marco Centinaio una legge speciale per affrontare l’emergenza Xylella fastidiosa, al fine di operare in maniera più veloce e con poteri straordinari.
«Sulla questione Xylella - sostengono gli agricoltori - non c'è più altro tempo da perdere, oltre a quello già accumulato in 5 anni, che ha portato l’espandersi del batterio a nord di Brindisi e alle porte, ormai, della provincia di Bari». La riunione - informano le organizzazioni professionali - si è conclusa anche con l’impegno dell’assessore a far incontrare a breve le organizzazioni agricole e le centrali cooperative con la presidenza della Regione Puglia e con gli uffici competenti per procedere al recupero di ulteriori fondi, attraverso la rimodulazione del «patto per la Puglia», oltre a risorse aggiuntive, finalizzati agli investimenti per le imprese agricole e le cooperative agricole.
In merito alla declaratoria ministeriale per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i territori danneggiati dalle gelate di febbraio e marzo scorso (la maggior parte del territorio pugliese), Di Gioia si è impegnato ad "incalzare» Centinaio al fine di ottenere l’approvazione di specifici emendamenti in Senato, in vista dell’avvio della discussione della Finanziaria. «La mobilitazione - viene reso noto - continua ad oltranza e si sposterà anche a livello governativo e parlamentare per ottenere le necessarie risposte che il comparto agricolo pugliese, ormai alla canna del gas, attende da mesi».