A Palagianello

«Birra» e «caffè» erano eroina e cocaina: 4 arresti nel Tarantino

Redazione on line

Nella rete dei CC i fornitori (di Taranto) e gli spacciatori che piazzavano la roba a Palagianello e Mottola

Birrà e caffè per distinguere nella telefonate eroina e cocaina. Quattro persone state arrestate dai Carabinieri (tre in carcere e uno ai domiciliari) a Taranto e Palagianello nell'ambito di una indagine sullo smercio di sostanze stupefacenti nei comuni di Palagianello e Mottola. Le manette sono scattate ai polsi di Graziano Rotondo, 37enne, e Thomas Ferrieri, 25 anni, di Palagianello, nonchè di Cosimo Labonia, 39enne e Angelo Pizzoleo, 43enne, di Taranto. Tranne Rotondo a cui sono stati concessi di domiciliari, tutti gli altri sono finiti in carcere.

I provvedimenti, che hanno cristallizzato l'indagine dei Carabinieri della stazione di Palagianello e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castellaneta, sono stati emessi dal gip del Tribunale di Taranto, Giuseppe Tommasino, su richiesta del sostituto procuratore, Filomena Di Tursi: tutti sono accusati di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio continuato, detenzione e porto illegale di armi, concorso in furto aggravato continuato.

Le indagini avviate nel 2016 dai Carabinieri della Stazione di Palagianello  e dirette dalla Procura della Repubblica jonica hanno fatto luce su uno spaccio di stupefacenti nei comune di Taranto, Palagianello e Mottola (Ta). Durante l’attività (pedinamenti e intercettazioni), è emerso che due distinti gruppi criminali collegati fra loro ed operanti rispettivamente in Taranto e Palagianello gestivano un vasto giro di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, gli arrestati di Palagianello, dopo aver acquistato stupefacente del tipo eroina e cocaina dai due tarantini lo spacciavano sulla piazza di Palagianello e Mottola.  Significativo il linguaggio criptico adoperato dai soggetti  per indicare lo stupefacente al fine di eludere eventuali intercettazioni e controlli : “birra” per indicare l’eroina e “caffè” per indicare la cocaina.

Nei confronti di Rotondo sono stati contestati, altresì, i reati di detenzione e porto illegale di un fucile nonché di furto aggravato di gasolio continuato, sottratto dal serbatoio di alcune macchine operatrici in sosta all’interno di un cantiere sito a Palagianello e gestito da un’azienda di Mottola. Nella sua abitazione sono state rinvenute e sequestrate nr. 28 cartucce cal. 12 detenute illegalmente dal predetto.

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