Una donna nigeriana di 49 anni, Mercy Ovbiolokun, è stata arrestata questa mattina a Castel Volturno (Ce) dalla Squadra Mobile di Bari, insieme a quella di Caserta: la donna, con precedenti in materia di stupefacenti, è stata arrestata per riduzione in schiavitù finalizzata allo sfruttamento sessuale e all’accattonaggio, tratta di esseri umani con l’aggravante del grave pericolo per la vita e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, reati aggravati dalla transnazionalità e dall’interruzione di gravidanza non consensuale, il tutto ai danni di una sua giovane connazionale.
Le indagini sono partite a novembre 2017, quando una giovane donna arrivò alla clinica Mater Dei dopo un aborto clandestino al quinto mese, grazie a delle pillole abortive. La donna aveva avuto una violenta emorragia. La polizia aveva individuato immediatamente l'abitazione dove era successo il tutto, e aveva sequestrato anche gli abiti intrisi di sangue. La giovane, originaria di Benin City, era stata convinta dalla 49enne arrestata ad arrivare in Italia: le sarebbero stati anticipati anche i 28mila euro per il viaggio, che avrebbe poi dovuto restituire. Dopo il viaggio in peschereccio con altri migranti, fu accompagnata a Bari, e la 49enne l'ha costretta ad abortire: a quel punto era scomparsa, ma è stata rintracciata questa mattina in provincia di Caserta.