BARI - L’unità del centrodestra in Italia e in Puglia come una scalata su una montagna dell’Himalaya? È molto probabile che pensino (anche) una impresa simile (per ambizione) i giovani di Forza Italia, che terranno a Giovinazzo (Bari) dal 7 al 9 settembre la festa nazionale, intitolata «Everest». L’evento è organizzato da Annagrazia Calabria, presidente nazionale di Forza Italia Giovani e deputato, insieme al senatore Maurizio Gasparri con la fondazione Italia protagonista e al consigliere regionale barese Domenico Damascelli.
Il programma è ancora in fase di ultimazione ma sono attesi tutti i massimi dirigenti del partito - da Antonio Tajani (interverrà nella giornata di sabato) al governatore Giovanni Toti, passando per i capigruppo Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini - e ci sarà grande attenzione per gli ospiti dei partiti (alleati?) del centrodestra invitati nei vari dibattiti. Tra le questioni dirimenti non sarà elusa la querelle sul perimetro della coalizione conservatrice e sugli effetti nel rapporto con la Lega scaturiti dalle politiche del governo giallo-verde. Tra le priorità anche il tema della riconquista dei voti che hanno premiato in massa i Cinquestelle nel Sud alle ultime politiche.
«Quest'anno - ha spiegato il senatore Gasparri- vogliamo soprattutto affrontare la questione del Sud. L'ondata gialla ha raccolto molti consensi ma sta già seminando preoccupazione e delusioni. Il centrodestra resta l'orizzonte strategico per Forza Italia e la sua unità è un valore essenziale. Serve ovviamente un rinnovamento e serve sopratutto coerenza nel sostenere programmi che abbiano al centro il lavoro, le infrastrutture, la sicurezza e il rilancio del sud». «Ci riuniamo - ha aggiunto il consigliere regionale Damascelli - per rilanciare le nostre idee e l’organizzazione sul territorio e per ritrovare insieme lo slancio in vista di future sfide. La nostra missione è trasmettere ai giovani il messaggio che si possono scalare le vette della politica con passione, impegno e spirito di squadra».
Il post elezioni politiche ha evidenziato tra i berlusconiani pugliesi, guidati dal senatore Gino Vitali, forti malumori: più di un esponente di primo piano è tentato di aderire alla Lega o è corteggiato dai salviniani. In questo contesto si è registrata l’iniziativa del capogruppo regionale Nino Marmo che, insieme ad esponenti della destra forzista (come l’assessore regionale veneto Elena Donazzan), ha lanciato un appello per favorire la riaggregazione delle forze della destra europea di governo in un contenitore ampio come il Popolo della Libertà, esperimento considerato un modello migliorabile di rassemblement conservatore.