BARI - Tra gli idonei alla nomina di direttore generale nella più grande Asl pugliese ci sono nomi già noti e in questi giorni nell’occhio del ciclone: il dg uscente Vito Montanaro, il commissario della Asm Matera, Pietro Quinto, il numero uno dei «Riuniti», Vitangelo Dattoli. Il presidente Michele Emiliano non ha ancora aperto le buste consegnate dalla commissione che ha valutato i 66 curriculum. Ma le candidature, presentate ben prima del terremoto giudiziario lucano che ha coinvolto i primi due manager, sono ormai note. E sia Montanaro che Quinto, per quanto spiegano fonti qualificate, sarebbero stati inseriti nelle «rose» per più di un’azienda.
Emiliano sembrerebbe intenzionato a prendere altro tempo, incontrando di persona i candidati che non conosce. Difficilmente la decisione avverrà prima della prossima settimana: ieri non se n’è parlato durante la riunione di giunta, e il capo dipartimento Giancarlo Ruscitti è impegnato a Roma fino a domani. Domani, oltretutto, è previsto l’interrogatorio davanti al gip Nettis di Montanaro, ai domiciliari da venerdì scorso con le accuse di abuso d’ufficio e rivelazione di segreto per il concorso a dirigente amministrativo dell’Asm di Matera che ha visto piazzarsi al terzo posto il barlettano Luigi Fruscio (pure lui finito ai domiciliari).
Il presidente della Regione non ha scartato del tutto l’ipotesi di mantenere Montanaro tra i possibili dg, ma vuole vedere cosa succederà a Matera. Certo, nel confronto tra i collaboratori del governatore non sono mancate le perplessità sull’ipotesi di confermare un manager che ha a carico l’accusa di aver contribuito a truccare un concorso, a meno che la circostanza non venga completamente chiarita. Ma va detto che in questa situazione il tempo non gioca a favore di Montanaro.
L’unica certezza resta dunque l’arrivo del palermitano Giovanni Migliore alla guida del Policlinico di Bari. Emiliano si è convinto della necessità di chiamare un «esterno» alle logiche attuali: il corteggiamento al ginecologo siciliano Migliore dura ormai da prima di Natale, e l’accordo sembra ormai raggiunto. Per quello che riguarda Brindisi e Taranto, l’intenzione prima del terremoto giudiziario era di procedere con un avvicendamento degli uscenti Giuseppe Pasqualone e Stefano Rossi (anche loro dovrebbero far parte della rosa degli idonei), ma al momento non è stata fatta alcuna valutazione specifica.
Tutto dipende da ciò che Emiliano deciderà per Bari (tra gli idonei dovrebbe infatti esserci anche il direttore amministrativo uscente, Gianluca Capochiani). La scelta non è semplice, ma anche la responsabilità non è da meno: negli ultimi 10 anni, oltre Montanaro, ci sono già stati un dg arrestato (Lea Cosentino) e due indagati (Nicola Pansini e Domenico Colasanto). È quella che qualcuno, in Regione, definisce la «maledizione» della Asl di Bari.