BARI - «Noi ce la stiamo mettendo tutta e non molliamo mai un minuto». Lo ha assicurato il governatore pugliese, Michele Emiliano, a un gruppo dei circa 180 operai della ex Om Carrelli di Bari-Modugno che questa mattina si sono riuniti in presidio davanti alla sede della presidenza della Regione Puglia per chiedere notizie sul solo futuro. «Ne abbiamo ormai - hanno spiegato - solo dai giornali». Gli operai attendono da sette anni di sapere come finirà la loro vertenza che avrebbe potuto avere una svolta con la reindustrializzazione del sito per la produzione di una mini-auto elettrica con la Tua Autoworks. Ma il progetto, come altre iniziative simili precedenti, è naufragato.
Al momento gli operai sono anche senza ammortizzatori sociali poiché, spiegano loro stessi, «per far scattare la cassa integrazione occorre che si trovino prima 225mila euro per la copertura dei Tfr». Anche per questo, evidenziano, «è importante trovare subito un investitore». Intanto il termine ultimo per presentare una manifestazione di interesse vincolante da parte di imprenditori interessati al sito industriale scadrà il prossimo 15 aprile, giorno in cui tutti gli operai dovrebbero essere licenziati. Emiliano ha però spiegato che «stiamo chiedendo al curatore fallimentare di non fare i licenziamenti per poter proseguire la reindustrializzazione e far scattare la cassa integrazione in deroga». E ha assicurato che «ci sono manifestazioni di interesse che potrebbero diventare anche offerte vincolanti: alcune cose sono interessanti - ha rilevato - ma sto attentissimo a non diventare troppo ottimista».
I lavoratori hanno poi sottolineato di trovarsi in «una situazione drammatica» e di sperare ci sia anche «un piano 'b'" che preveda la loro «ricollocazione altrove». «Vogliamo lavorare - hanno concluso - per ritrovare la dignità e tornare a guardare in faccia i nostri familiari». Intanto altre manifestazioni davanti alla sede della Regione sono previste per giovedì 12 e lunedì 16 aprile.