L'intervista
Sanremo, il video di «Quando sarai piccola» di Cristicchi è diretto dal pugliese Matteo Maggi: «Sul set come essere a casa, tanta commozione»
Insieme al produttore esecutivo Lorenzo Cefis, il regista 26enne di Carovigno racconta l'atmosfera durante le riprese del brano in gara al Festival
SANREMO - Una mamma che, invecchiando, diventa una bambina leggera su un'altalena: è una delle immagini più commoventi di «Quando sarai piccola», brano di Simone Cristicchi in gara al 75esimo Festival di Sanremo, già vincitore del Premio Lunezia. Un testo che racconta l'impotenza dei figli nel vedere un genitore invecchiare, e che è contenuto nell'album «Dalle tenebre alla luce», uscito oggi. E c'è un pezzettino di Puglia in tutto il progetto, perché il regista dell'intenso videoclip che accompagna il brano è Matteo Maggi, talento 26enne di Carovigno (Br), nel roster della casa di produzione Blackball Tv. Ha già lavorato al fianco di Dardust, Benji & Fede, Kid Yugi e molti altri, oltre che a curare la regia del Radio Norba Battiti Live. E la Gazzetta l'ha intercettato insieme allo storico produttore esecutivo Lorenzo Cefis per scoprire qualche retroscena della collaborazione per questo Sanremo. «È nato tutto da un'intesa molto proficua, anche perché la penna di Simone è molto artistica, è facile trovare un'armonia», raccontano. Il nome di Matteo Maggi è stato segnalato dal regista Giorgio Testi, che era stato contattato dal management ma si trovava fuori dall'Italia. «Da lì è partito un grande dialogo creativo ed è venuto fuori un prodotto interessante, diverso dai canoni soliti del panorama dei video promo - continuano - è una tematica che ci tocca profondamente, in quanto stiamo lavorando alla sceneggiatura di un lungometraggio che tratta di questo argomento. L'abbiamo interpretato come un allineamento astrale».
«Simone e il suo team si sono fidati quasi a scatola chiusa - commenta Maggi - hanno accolto ogni idea che proponevo, e anche sul set abbiamo apportato molti cambiamenti perché ci siamo resi conto che alcune cose funzionavano meglio di come immaginavamo. La cosa più bella è stata creare un ambiente di comfort con la ripresa a 360 gradi, una sorta di cerchio in cui le persone si sentivano a casa. Anche tra i protagonisti si è creata un'intesa pazzesca, non mi aspettavo che si allineasse tutto così bene. Tra l'altro gli attori quando hanno sentito il brano per la prima volta si sono commossi. È una canzone che non lascia indifferenti».
Un tema che, come dichiarò lo stesso Cristicchi a poche settimane dalla gara, «va trattato con i guanti di velluto», perché basta un attimo per scadere nella retorica: «La differenza la fa la poesia, l'intelligenza, la sensibilità - commenta Cefis - essere toccanti, emotivamente forti, ma rimanere nell'intelligenza significa essere artisti». E l'arte del videoclip è fondamentale nella settimana sanremese, in quanto accompagna i brani presentati sul palco dell'Ariston: «In tv c'è poco tempo per raccontare quello di cui si vuole parlare - aggiungono - poi ascoltare 29 canzoni tutte insieme non è semplice. Ecco perché il video diventa un mezzo per sottolineare ulteriormente certi aspetti, e acquisisce grandissimo valore». Anche se al giorno d'oggi il videoclip come genere vive un momento storico particolare: «Non è più come quando le tv musicali avevano un determinato valore, oggi i budget sono diversi, è più un territorio di sperimentazione interessante per le case di produzione, per provare nuovi linguaggi e dare più libertà ad artisti e registi».
Lorenzo Cefis
Domani sera si scoprirà il vincitore: «Augureremmo a Simone di trionfare - concludono - ma a prescindere da questo, lui è un personaggio così eclettico e stimolante, che speriamo di avere ancora modo di lavorare con lui. Tra l'altro come ribadivamo all'inizio, c'è l'idea di un film su questa tematica. E se dovesse vedere la luce sarebbe bello se questa canzone ne facesse parte in qualche modo».