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Fallimento Amica a Foggia
Uno solo a processo, 13 fuori

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Fallimento Amica a FoggiaUno solo a processo, 13 fuori

Cinque assolti, 8 non luogo a procedere: un solo rinvio a giudizio

Giovedì 23 Febbraio 2017, 10:36

E’ più articolata la vicenda giudiziaria legata all’ipotesi di bancarotta fraudolenta per l’ex azienda municipalizzata Amica di Foggia. Oltre alle cinque assoluzioni, ci sono stati otto non luogo a procedere e un rinvio a giudizio per uno solo degli accapi contestati. E’ l’esito complessivo del processo per il fallimento di Amica l’azienda municipalizzata che si occupa dell’igiene urbana fallita nel 2012 dopo aver contratto un debito che si aggirava intorno ai 60milioni di euro.
Lo ha deciso il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Foggia che, come ricordato ieri dalla Gazzetta, ha assolto Giovanni Ricci, Michele Simone, Saverio Balestrucci, Michele Milano e Lucia Murgolo. Non luogo a procedere per Pasquale Santamaria (ex liquidatore dell’azienda), Elio Aimola, Maria Teresa Zingrillo, Raffaele Brigida, Fabrizio Cangelli, Mario Mancaniello, Giuseppe Salvato, Leonardo D'Aiuto. Aimola è stato rinviato a giudizio per solo un degli accapi contestati. Secondo la tesi dell’accusa e dell’indagine della Guardia di Finanza del 30 gennaio del 2014 , gli imputati erano accusati - a vario titolo - di falso in bilancio, bancarotta fraudolenta e distrazione di fondi pubblici. Tra le contestazioni dell’accusa quella di “aver omesso di richiedere il pagamento delle somme dovute dal Comune per il conferimento e il trattamento dei rifiuti, mai pagate all’Amica, e d’aver omesso qualsiasi azioni a tutela di questi crediti verso il Comune”.
L'ex azienda di nettezza urbana del capoluogo dauno fallì nel gennaio 2012 sotto il peso di 60milioni di euro per decisione del giudice fallimentare presso il Tribunale di Foggia.

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