giustizia

Chiesto l’arresto di cinque cerignolani, una banda specializzata nel furto di pneumatici e cerchioni

redazione foggia

L’inchiesta che ha svelato l’ennesima “specializzazione” della criminalità del basso Tavoliere: il furto in varie zone d’Italia di penumatici e cerchioni di auto, poi rivenduti on line a ignari acquirenti

Il pm Sabrina Cicala chiede al gip l’arresto di 5 cerignolani nell’inchiesta che ha svelato l’ennesima “specializzazione” della criminalità del basso Tavoliere: il furto in varie zone d’Italia di penumatici e cerchioni di auto, poi rivenduti on line a ignari acquirenti. Il pm contestando anche l’associazione per delinquere, chiede il carcere per Vincenzo Strafile, 38 anni e Giuseppe Balzano, 44 anni; e i domiciliari per Vincenzo Di Gregorio (52); Pietro Cannone (63); e Francesco Lospinoso (47).

Sarà il gip Odette Eronia a pronunciarsi sulla richiesta. Il giudice ha già sentito i 5 sospettati negli interrogatori preventivi previsti dalla legge Nordio. Strafile, Lospinoso e Cannone avrebbero fatto parziali ammissioni su qualche furto, negando di far parte di una banda specializzata; Balzano e Di Gregorio si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Sono difesi dagli avv. Gino Sauro, Giovanni Quarticelli, Gianluca Pignataro, Giada Ficarelli che chiedono il rigetto delle richieste del pm.

Sono 10 gli indagati complessivi accusati a vario titolo di associazione per delinquere, di cui rispondono i 5 cerignolani a rischio arresto; 11 furti e 2 tentativi di furto di pneumatici commessi tra gennaio/aprile 2024 a Cerignola (1), Barletta, Matera, Macerata, Giulianova, San Salvo, Vasto, Montesilvano, Francavilla a Mare, Salerno, Caserta; falso; favoreggiamento e false dichiarazioni al pm; impiego di beni di illecita provenienza, ossia il riciclaggio delle gomme rubate. L’accusa poggia molto su intercettazioni. Così il pm sintetizza l’inchiesta nelle 190 pagine di richiesta di arresti: “L’indagine ha permesso di ricostruire una strutturata associazione dedita a rubare gomme, successivamente rivendute a terze persone ignare della provenienza delittuosa, mediante attività commerciale on line di parvenza lecita”.

Figura centrale, nella ricostruzione accusatoria, è Strafile. Il pm gli contesta d’essere il “promotore e capo dell’associazione per delinquere. Garantiva la continua operatività del sodalizio, reclutando diversi soggetti che si sono avvicendati nei singoli furti; assegnava gli incarichi; individuava i luoghi da raggiungere; impartiva le direttive; sostituiva chi rischiava di compromettere il buon esito dei furti”. Stando all’atto di accusa, “sin dal primo monitoraggio è emerso l’attivismo di Strafile nel predisporre un gruppo con ruoli e risorse tali da consentire i furti. L’ascolto delle prime conversazioni” annota il pm “ha consentito di conoscere l’attività di rivendita delle ruote rubate da parte di Strafile su Facebook. Sul proprio profilo social l’indagato pubblicizzava la propria attività di vendita di pneumatici e cerchioni per auto, rendendosi anche disponibile a spedire gli ordini ricevuti anche a mezzo corrieri. Strafile si presentava come esperto commerciante, pur non avendo alcuna partita Iva né cariche in società. Infatti non è emerso nessun canale di approvvigionamento lecito delle gomme vendute. Mentre si è riscontrato il direzionamento di Strafile nelle scelte delle ruote da rubare, secondo la tipologia più richiesta dai suoi clienti; i complici dovevano fornirgli foto della merce da rubare per consentire il furto di pneumatici più facilmente rivendibili sul mercato”.

A fianco di Strafile avrebbero operato i 4 concittadini accusati come lui di associazione per delinquere, reato che radica la competenza nel Foggiano. Di Gregorio avrebbe “pianificato con Strafile i furti gestendone l’esecuzione; recuperando fisicamente i complici che lo affiancavano di volta in volta; reperendo le auto da usare per i colpi; coinvolgendo nuove persone”. Balzano, arrestato in flagranza a Bari e posto ai domiciliari “il che gli impedì di essere coinvolto nell’esecuzione materiale dei furti”, avrebbe “messo a disposizione il garage dove nascondere le auto usate per i colpi”. Lospinoso e Cannone, insieme a un minorenne la cui posizione è stata stralciata, avrebbero invece “affiancato Di Gregorio nell’esecuzione dei furti, attenendosi alle direttive di Strafile”.

Privacy Policy Cookie Policy