Un incendio di vaste proporzioni è in corso nei pressi della riviera sud di Manfredonia. Le fiamme, partite da un canneto, si sono propagate nell’oasi protetta Lago Salso. Una colonna di fumo nero è ben visibile anche da diversi comuni della provincia di Foggia. Sul posto stanno operando vigili del fuoco, protezione civile, forze dell’ordine, guardie e ispettori ambientali, ed è arrivato da Roma un Canadair. Il sindaco Domenico La Marca ha disposto la chiusura per motivi di sicurezza della strada provinciale 141 che collega Manfredonia a Margherita di Savoia (provincia Barletta-Andria-Trani), nel tratto compreso tra Sciale degli Zingari e Sciale delle Rondinelle. «Il nostro territorio non può essere violentato così - ha tuonato il sindaco -. Penso che sia necessario un maggiore presidio del territorio con più uomini e mezzi».
Solo poche ore fa, a poca distanza da questo incendio, si era sviluppato un altro rogo minacciando la stessa oasi, di natura probabilmente dolosa. Stando a quanto riferito dal comandante Giuseppe Marasco, l’incendio di questa mattina sarebbe stato appiccato in quattro punti differenti circostanti l'oasi protetta, lambita dalle fiamme.
«Ci sono criminali che vogliono distruggere l’ambiente» - ha detto Marasco - Anche il sindaco di Manfredonia Domenico La Marca sta attenzionando la vicenda. Da alcuni giorni nel territorio di Manfredonia si stanno verificando numerosi incendi. L’ultimo, in ordine di tempo, due sere fa (domato ieri mattina) che ha interessato ecoballe di rifiuti abbandonate nell’area industriale (zona Pip) e poste sotto sequestro. Il giorno prima sterpaglie, macchia mediterranea ed alberi sono stati distrutti dalle fiamme nella zona degli ex Bagni Romagna dove insistono ecoballe di rifiuti, anche in questo caso sversate illecitamente e poste sotto sequestro in attesa dello smaltimento, che fortunatamente non hanno preso fuoco.