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Il vescovo di Foggia al pranzo della comunità di Sant'Egidio: «Orgogliosi di ospitare chi in difficoltà»

 
Redazione online

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Il vescovo di Foggia al pranzo della comunità di Sant'Egidio: «Orgogliosi di ospitare chi in difficoltà»

foto ansa

Le porte della chiesa di San Giovanni di Dio aperte da mezzogiorno hanno accolto persone senza dimora, anziani soli, tra cui un centenario, e migranti

Mercoledì 25 Dicembre 2024, 17:37

FOGGIA - «Vengo a visitare il pranzo della comunità di Sant'Egidio che per il primo anno il giorno di Natale riunisce a tavola, come in tanti luoghi del mondo, anche a Foggia, le persone in difficoltà. Di questo siamo orgogliosi. Natale è la festa della famiglia e chi non ha famiglia è famiglia di Dio e della chiesa». Lo ha detto l’arcivescovo della diocesi di Foggia Bovino, monsignor Giorgio Ferretti, partecipando al pranzo solidale organizzato nel giorno di Natale a Foggia dalla comunità di Sant'Egidio nella Chiesa di San Giovanni di Dio in via Arpi, riaperta poche settimane fa con la funzione di cappella universitaria.
«Bisogna essere sempre chiesa solidale - ha aggiunto monsignor Ferretti - chiesa della speranza e la speranza non è ottimismo che è qualcosa di vano. La speranza si costruisce concretamente con atti giorno dopo giorno. Questo Natale con i poveri di Sant'Egidio è un atto di speranza»

Le porte della chiesa, aperte da mezzogiorno, hanno accolto persone senza dimora, anziani soli, tra cui un centenario, e migranti, che durante l’anno sono già seguiti e sostenuti dalla comunità. Non è solo un pasto, ma una vera e propria festa di famiglia. "Nessuno deve sentirsi solo» è il messaggio degli organizzatori. Attraverso la condivisione di un pasto caldo e di piccoli gesti di solidarietà, si vuole portare speranza e calore umano a chi è solo. L’iniziativa si ispira a una tradizione nata nel 1982, quando la Comunità di Sant'Egidio organizzò il primo pranzo di Natale nella Basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma. Da una piccola tavola imbandita per appena venti persone - tra senzatetto e anziani soli -la solidarietà si è diffusa nel mondo, coinvolgendo nel 2023 oltre 240mila persone in più di 70 Paesi.

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