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Foggia, parcheggi a pagamento e polemiche per gli sconti in favore degli «eletti»

 
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Foggia, parcheggi a pagamento e polemiche per gli sconti in favore degli «eletti»

Il Comitato cittadino "La Società Civile" contesta le revisioni delle tariffe e alcune agevolazioni al sistema della sosta tariffata in città

Giovedì 07 Novembre 2024, 13:21

13:29

FOGGIA - Il Comitato cittadino "La Società Civile" contesta le revisioni delle tariffe e alcune agevolazioni al sistema della sosta tariffata in città. «Partendo dal presupposto che, nell’ultimo anno, i cittadini hanno affrontato una sequela di aumenti delle tariffe orarie, degli abbonamenti e delle aree e delle fasce orarie a pagamento, la notizia in sé speravamo fosse positiva. Tuttavia, esaminando il provvedimento, accanto alla reintroduzione per un anno dell’abbonamento ridotto al 50% per le auto ibride in tutte le zone a pagamento, nonché, in pari misura, anche dell’abbonamento per i dipendenti degli organi di polizia ad ordinamento statale e locale non residenti, ciò che suscita realmente sorpresa e disappunto è l’estensione dell’agevolazione ai titolari di cariche elettive degli organi di governo, quindi sindaco, consiglieri, assessori comunali, presidente della Provincia, consiglieri provinciali anche residenti a Foggia», si afferma in una nota che aggiunge: «Come cittadini che ogni giorno, per lavoro o necessità di altro tipo, pagano regolarmente la tassa sul parcheggio, che, come detto, è stata già gravata da aumenti considerevoli nei mesi passati, in una città che sconta anche un servizio di mobilità pubblica insufficiente, riteniamo che, in assenza di un riordino generale delle tariffe che vada incontro alla cittadinanza tutta, ogni forma di agevolazione non vada estesa in nessun modo a chi riveste carica elettiva, in quanto in contrasto con il principio di equità e ancor più considerando che dette cariche elettive siano già più che ben remunerate per affrontare questa tassa come gli altri cittadini».

«Sarebbe più appropriato, pertanto, che chi rappresenta e amministra la città rinunci immediatamente a questo privilegio, che riteniamo inopportuno e ingiusto, modificando in tal senso il provvedimento approvato. Inoltre, chiediamo alla amministrazione comunale di prendere esempio da quelle città in cui è rigorosamente vietato tassare gli automobilisti con la sosta tariffata estesa ad entrambi i lati di una carreggiata, e di provvedere a dimezzare le aree a pagamento di quelle vie cittadine che prevedono il pagamento sulla totalità dello spazio disponibile», conclude il comitato Società Civile.

Anche le associazioni dei consumatori intervengono sulla vicenda. “La concertazione con le associazioni dei consumatori ed utenti non si esaurisce solo con l'ascolto” è quanto dichiarano Giovanni d’Elia, presidente di Adiconsum e Walter Mancini, presidente di ADCUA. La commissione straordinaria, incaricata di definire le linee per la sosta a pagamento, ha preso una decisione senza ascoltare le nostre proposte e le nostre ragioni. Abbiamo avanzato una serie di idee per migliorare le delibere, garantendo la compatibilità tra costi e ricavi, ma la nostra voce è stata ignorata. Aspettavamo un confronto serio, un dialogo aperto e trasparente, ma non c'è stato. Invece, ci troviamo con decisioni che non tengono conto delle esigenze dei cittadini, a cominciare da una revisione del quadro sanzionatorio. Si possono condividere gli sconti ai giornalisti e forze dell'ordine, ma perché non per i pendolari che lavorano per amministrazioni pubbliche e private, per le categorie protette, per i pensionati a reddito basso residenti nelle zone interessate e molto altro ancora? Doveva essere un segnale di novità e di cambiamento, ma l'amministrazione ha dimostrato di non essere pronta a mettersi in ascolto e a riconoscere i diritti dei cittadini. La decisione adottata è un esempio di disuguaglianza e di mancato ascolto, che non può essere accettato. La nostra richiesta è semplice: un incontro per discutere in dettaglio le nostre proposte e ascoltare le nostre motivazioni».

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